Debutto in pompa magna per la prima grande retrospettiva romana dedicata al multicolore genio di Cy Twombly (Lexington, 28 aprile 1925) , ospitato per l’occasione dalla Galleria nazionale di arte moderna dal 5 marzo al 24 maggio 2009. Si parte dalla fine della carriera del grande artista americano stabilitosi in Italia nel 1957 e si continua con momenti cruciali e opere chiave sino a compiere un viaggio a ritroso che accompagna lo spettatore agli inizi della carriera dell’artista. Le opere in mostra sono circa settanta fra dipinti (molti in più parti), sculture e disegni.
Vi sarà modo di ammirare un esemplare della serie Bacchus del 2005, dipinta con il colore del vino e del sangue durante la guerra in Iraq, e alcune inedite sculture del 2009. Per gli anni ottanta e novanta saranno in mostra le monumentali Quattro stagioni ed un gruppo di tre dipinti Untitled del 1985 che si accosta alla pittura veneziana del settecento.
Per gli anni settanta saranno presenti tra le altre opere le sculture bianche e il dipinto Treatise on the Veil. I primi anni sessanta sono documentati da dipinti che evocano l’Italia e i suoi artisti, come The Italians del 1961, School of Athens e le serie Ferragosto e The Second Voyage to Italy
Il percorso espositivo si conclude definitivamente con un lavoro che risale ai primi anni di studio dell’artista presso il Black Mountain College, Min OE (1951)
La mostra, organizzata in collaborazione fra la Tate di Londra e la Galleria nazionale d’arte moderna, è curata da Nicholas Serota, con la collaborazione di Nicholas Cullinan. Il catalogo, edito da Electa su licenza di Tate Publishing, contiene saggi di Richard Shiff, Tacita Dean, Nicholas Cullinan e un’intervista di Nicholas Serota a Cy Twombly.