La National Portrait Gallery di Londra dedica in questi giorni una mostra al grande pittore tedesco.
Gerard Richter ( Dresda, 9 febbraio 1932 ) è un’artista poliedrico che sfugge alle consuetudini, la sua arte variegata e potente evita le normali classificazioni e si inserisce in un contesto universale che abbraccia molteplici stilemi artistici. Basti pensare al fatto che l’artista è passato nel corso della sua carriera con estrema facilità dall’informale al realismo sino all’espressionismo astratto guadagnandosi l’appellativo di Picasso del ventunesimo secolo. Le sue opere sono iper quotate ed ogni collezionista d’arte che si rispetti possiede almeno un opera a suo nome. Richter espone la sua prima personale di pittura, Gerhard Richter, nel 1964 alla Galleria Schmela di Düsseldorf. Subito dopo espone a Monaco e Berlino e fino ai primi anni ’70 espone frequentemente in varie cittá europee e negli Stati Uniti.
“Non perseguo alcun proposito, alcun sistema, alcun orientamento, non ho un programma, non ho uno stile né un interesse particolare” sostiene Richter.
L’arte di Gerhard Richter é carica di tensione tra la realtà oggetto del dipinto e la realtà creata dal dipinto, l’artista é noto per i sui foto-dipinti, e per i suoi dipinti astratti ove le immagini raffigurano una realtà intesa come processo di immaginazione e creazione materiale
Nella mostra saranno esposti dipinti monocromi come Mutter und Tochter e dipinti a colori come il ritratto Ella che viene presentato al pubblico per la prima volta in assoluto
Negli anni sessanta Gerard Richter diede inizio ad una nuova serie di ritratti basati su fotografie prese in maggior parte dalla vita quotidiana, da riviste, gionali ed altre testate e soprattutto da vecchi album di famiglia. Una sorta di variante della Pop art in cui si elevava il soggetto comune alla stregua di qualsiasi altro mito moderno.
La mostra Gerhard Richter Portraits è in programma presso la National Portrait Gallery di Londra dal 26 febbraio fino al 31 maggio 2009.