Durante gli sfrenati giorni della fiera MiArt e tra gli innumerevoli eventi collaterali si è inaugurato il 18 aprile un nuovo spazio interdisciplinare ideato da Mariano Pichler e dedicato alla cultura contemporanea, LAP – Lambretto Art Project – Osservatorio del contemporaneo.
LAP è stato ricavato da un ex capannone industriale e si propone al pubblico non come una fondazione ma come osservatorio della creatività e del pensiero contemporaneo. Ospiterà progetti interdisciplinari connotati da una forte vocazione sperimentale e di ricerca, accogliendo proposte di giovani artisti e curatori indipendenti, trasversali al mondo dell’arte, del design, del cinema, della grafica e dell’architettura, con un’alternanza di progetti e collaborazioni che si inseriranno nel calendario culturale milanese.
LAP va inoltre ad arricchire ulteriormente l’art district di Lambrate, già sede di alcune tra le realtà creative più propositive e affermate della città, come le gallerie d’arte Massimo De Carlo, Zero, Francesca Minini, Manuela Klerkx, Pianissimo, Prometeogallery, Plusdesign, la Casa Editrice Abitare-Segesta, la Scuola Politecnica di Design, la libreria Art Book Milano e Radio 101.
L’opening dello spazio è stato affidato al giovane artista Nico Vascellari che ha eseguito una nuova performance insieme ai due gruppi musicali Burial Hex e WW, la prima dopo quella ospitata alla Biennale di Venezia 2007. Inoltre è stata presentata l’installazione I Hear a Shadow, un’inedita scultura in bronzo di grandi dimensioni realizzata attraverso un complesso processo di fusione.
Negli ultimi anni l’area dimessa del Lambretto Art Project aveva già ospitato eventi e performance artistiche come la tre giorni Lambretto con progetti di gallerie d’arte italiane e straniere (settembre 2006) e la mostra What remains a cura di Marco Tagliaferro, il cui titolo sottolineava simbolicamente il momento di transizione del luogo (settembre 2007).