Incredibile evento lo scorso 2 maggio alla Deitch Projects a Soho, una delle gallerie più cool di New York in uno dei quartieri più famosi in relazione all’arte contemporanea. Lo spazio espositivo ha ospitato una grande mostra dal titolo History of the Heart in Three Rainbows dedicata al nostro Francesco Clemente, già estremamente famoso negli States, che ultimamente sembra viaggiar ancor più a vele spiegate.
L’artista ha presentato tre grandi tele di circa 18 metri dividendole successivamente in 5 separate sezioni. Le monumentali tele dipinte ad acquerello hanno letteralmente fasciato il perimetro della galleria creando un’atmosfera rituale e di contemplazione. L’artista ha tradotto l’esperienza della vita spirituale in arte riproducendo nelle opere la forza e la luce dell’arcobaleno come lampo nella lunga notte a tinte scure della tavolozza dell’artista.
Per Clemente l’arcobaleno è un ponte, una struttura che unisce le cose, una necessità di unire mondi e culture differenti. Le opere dell’artista giocano sulla traslucida armonia dell’arcobaleno e dell’acquerello. L’arcobaleno smaschera la natura della luce e l’acquerello riesce a portare la luce al di fuori della superficie. Clemente considera i suoi dipinti come oggetti rituali, essi agiscono come chiavi mnemoniche alla religiosità quotidiana.
L’arlecchino che appare nella contesto narrativo è un’icona della frammentazione del sé ed un legame alla natura primordiale dell’uomo. Le ragnatele, le gabbie e le staccionate presenti nei dipinti possono sembrare elementi di confine ma contribuiscono a sottolineare l’interrelazione fra tutte le cose e la libertà.
La mostra resterà aperta sino al 30 maggio 2009. Nella serata di apertura tra l’enorme folla di visitatori erano presenti numerose personalità dell’arte e dello spettacolo tra cui l’attrice Goldie Hawn.
Francesco Clemente classe 1952 si è formato come autodidatta e negli anni ’70 e ’80 ha esibito in numerose gallerie e istituzioni pubbliche di tutto il mondo, presentando le sue opere alla Biennale di Venezia per poi trasferirsi a New York e conoscere larga fama negli States collaborando con Jean-Michael Basquiat ed Andy Warhol.
Photo: Francesco Clemente