Captain Ballsack, Bush, maiali, pirateria, questo e molto altro in mostra alla famosa galleria Hauser&Wirth di Zurigo che ospita fino al 25 di luglio una nuova ed emozionante serie di sculture di quel genio del male chiamato Paul McCarthy.
Le opere all’argano il fantastico universo creato dall’artista portandolo ad un nuovo livello di esuberante creatività che accoglie le depravazioni della società all’interno della pratica artistica. Captain Ballsack (2001-2009) è una scultura splendidamente eterogenea che combina argilla, schiuma polimerica e vetro resina insieme ad oggetti trovati per strada dall’artista. si tratta di un pirata che assomiglia sinistramente ad una sacca scrotale in marcescenza adornata con una corona rossa costruita da un sofà capovolto. Il Pirata è una delle figure ricorrenti nel lavoro di McCarthy, la buffa figura ha infatti ricoperto il ruolo di protagonista in numerose precedenti sculture come Jack (2002), Shit Face (2002) e Captain Dick Hat (2003) riproponendo la metafora di maschio dominato ed ermeticamente chiuso in un mondo dove le fantasie affiorano in superficie e le barriere morali vengono abbattute.
Anche la figura di George Bush appare in molte nuove sculture. Mountain (2009), totalmente assemblata nelle sale della galleria è costituita da varie teste raffiguranti il presidente americano assieme a corpi di maiali in riposo sopra una montagna di cataloghi d’asta a testimoniare l’avarizia e l’idiozia come cause principali della crisi economica internazionale.
Ghiottoneria, politica e sesso sono da sempre i motori dell’opera artistica di Paul McCarthy nato a Salt Lake City nel 1945 e considerato come uno dei più grandi artisti e performer viventi. Tra le sue più recenti mostre personali ricordiamo Central Symmetrical Rotation’ Movement – Three Installations, Two Films, al Whitney Museum of American Art, New York (2008) e Paul McCarthy – Head Shop/Shop Head, al Moderna Museet di Stoccolma (2006).
Photo Copyright: Paul McCarthy e Hauser & Wirth