Pechino si prepara per una grande manifestazione destinata a proiettarla tra le grandi capitali dell’arte, un evento che porterà più di 70 artisti internazionali nel cuore della metropoli cinese. Si tratta della Beijing 798 Biennale che inaugurerà il prossimo 15 agosto e sarà aperta al pubblico fino al 12 settembre.
“Beijing 798 Biennale verte sulla ridefinizione” afferma il curatore Marc Hungerbühler, “essa trasformerà Pechino in una grande catapulta per movimenti culturali. L’evento è saldamente strutturato dalla base al vertice e cioè dagli artisti alla direzione e non come accade in altri musei ed istituzioni che badano prima ai vertici e poi agli artisti”.
La Biennale è organizzata senza l’aiuto monetario del governo cinese e non ha alle spalle nessuna grande istituzione museale, in più i due terzi degli artisti partecipanti provengono da nazioni estere.
Il tema della manifestazione Constellations si riferisce al fatto che le costellazioni sono formate da stelle che sono molto distanti fra loro ma che viste dal pianeta terra appaiono estremamente vicine.
La Biennale si terrà nella 798 Art Zone, un ex fabbrica tedesca di prodotti elettronici situata nel nord est di Pechino. Dal 1990 la fabbrica è stata abbandonata e resa disponibile per artisti e gallerie che hanno formato una specie di piccolo motore dell’arte contemporanea nella capitale cinese.
Oltre alla manifestazione centrale saranno presenti una serie di eventi collaterali: l’artista tedesco Martin Wehmer sarà il curatore di Annexe/Infix, una rassegna sulla pittura astratta tedesca. Il duo cileno Nicoykaytushka sarà protagonista di Turn on, Tune in, Drop out, altra rassegna questa volta di arte latino americana. Il curatore newyorkese Raul Zamundio presenterà invece The Man Who Fell to Earth una mostra collettiva con opere sonore e visuali. Infine Alexandra Loewenstein e Jaishri Abichandani saranno i curatori di Transitional Aesthetics una mostra di donne d’arte provenienti dal sud dell’Asia e dal Medio Oriente.