Anche i musei come il resto del mondo si sono gettati nell’universo Twitter per tenere vivo il contatto e la comunicazione con gli appassionati d’arte di tutto il globo. Twitter è un servizio di social network e microblogging che fornisce agli utenti una pagina personale aggiornabile tramite messaggi di testo lunghi al massimo 140 caratteri. Gli aggiornamenti possono essere effettuati tramite il sito stesso, via SMS, con programmi di messaggistica istantanea ed e-mail.
Tali aggiornamenti sono mostrati istantaneamente nella pagina di profilo dell’utente e comunicati agli utenti che si sono registrati per riceverli. A guidare la classifica delle istituzioni museali con più contatti c’è il MoMa con 28,803 persone iscritte, una cifra ancora molto modesta se si pensa al fatto che il campione di basket Shaquille O’Neal detiene il primato con oltre 2.8 milioni di fans.
Tra la top five dei musei che si sono convertiti a Twitter, in ordine di popolarità figurano il Brooklyn Museum of Art (23,820 contatti ), il Tate (14,929), il Women’s Museum (10,918), ed il Getty Museum (10,798). Ultimamente internet sembra esser divenuto uno strumento fondamentale per la promozione e la diffusione di eventi artistici. Grazie alla potenza globale della rete in pochi istanti si possono raggiungere migliaia di contatti in ogni parte del mondo, informando il pubblico su eventi, manifestazioni e quanto altro.
Il panorama dell’arte italiano, come al solito, appare poco al passo con i tempi, per la promozione ci si affida a giornali specializzati e ad inviti cartacei che molto spesso vengono recapitati direttamente a domicilio. Ciò oltre a rappresentare un sistema paleolitico di informazione, è la prova effettiva del poco intuito del nostro bel paese rispetto alle nuove tecnologie ed ai social networks come Facebook, Myspace e Twitter che sebbene siano un grande strumento di comunicazione (Obama ha puntato molto su internet per la sua campagna elettorale) vengono relegati a semplice fenomeno di intrattenimento.
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