Dal 13 settembre 2009 al 7 febbraio 2010 il Jewish Museum di New York presenta Reinventing Ritual: Contemporary Art and Design for Jewish Life, prima grande mostra internazionale che indaga sul fenomeno dell’arte e del design associato alla ritualità religiosa ed alla vita quotidiana del mondo ebraico.
La mostra presenta al pubblico 60 innovative opere create tra il 1999 ed il 2009 da artisti internazionalmente riconosciuti. Incredibilmente vasta è la quantità dei differenti media e tecniche usati per comporre ogni opera, i visitatori avranno infatti l’opportunità di visionare esempi straordinari di industrial design, architettura, installazione, video, disegno, gioielleria, ceramica, fumetto, scultura e oggetti in tessuto che rivelano le connessioni tra la libertà creativa e la cultura ebraica. Un sapiente mix di artisti emergenti ed artisti affermati formano un folto gruppo di 56 esponenti provenienti da America, Israele, Europa e Sud America, tra i nomi di spicco svettano Oreet Ashery, Jonathan Adler, Helène Aylon, Deborah Grant, Sigalit Landau, Virgil Marti, Mierle Laderman Ukeles, Karim Rashid, Galya Rosenfeld, Lella Vignelli, e Allan Wexler.
Le opere in mostra sono organizzate in 4 diverse sezioni: pensare, coprire, assorbire e costruire, queste categorie si riferiscono ad atti specifici rituali come mangiare, bere, contare, odorare, accendere candele e pregare.Si tratta quindi di un approfondimento sul rituale religioso come azione fisica che riorganizza le usuali categorie del corpo attraverso lo spazio e la parola scritta.
Sin dal 1990 la pratica del giudaismo è stata rivoluzionata dal femminismo, dall’ambientalismo e dalla società multiculturale e multirazziale e dalle nuove tecnologie. Questa mostra permette di osservare i cambiamenti che hanno riorganizzato gli oggetti rituali dalle mezuzah ai progetti architettonici delle sinagoghe.
Un esempio pratico è quello di Studio Armadillo, il gruppo artistico formato Hadas Kruk e Anat Stein che con la loro opera Hevruta-Mituta del 2007 hanno sostituito i pezzi della tradizionale scacchiera con delle Kippah, il copricapo usato correntemente dagli Ebrei osservanti maschi all’interno dei luoghi di culto.
Photo Copyright: Studio Armadillo