Il Martin-Gropius-Bau di Berlino presenta dal 9 luglio al 5 ottobre una grande retrospettiva dedicata al geniale architetto svizzero Le Corbusier (1887-1965). L’obiettivo dell’evento, oltre quello di fornire un valido compendio dell’opera di Le Corbusier è di sottolineare i legami tra la Germania ed il maestro. Le Corbusier – Art and Architecture, questo il titolo della mostra, ospita una selezione cronologica di 60 anni di opere divisi tre distinte categorie: Contexts, Privacy and Publicity e Built Art, tre aree autonome che sottolineano i temi classici del pensiero di Le Corbusier.
Queste categorie includono i suoi interessi nell’architettura mediterranea, la sua sperimentazione sulle forme organiche e la suo interesse alle nuove tecnologie ed alle nuove tecniche. Il confronto tra questi aspetti illustrano i concetti fondamentali di un’abilità progettuale basata sulla sintesi delle arti che si manifesta nel dialogo tra architettura, urbanistica, pittura, design, film ed altre discipline.
Il nucleo centrale della mostra è costituito da un vasto numero di dipinti originali, sculture, progetti e piccoli oggetti provenienti direttamente dalla collezione privata del grande architetto. Tra i pezzi più interessanti in mostra c’è anche il progetto del Philips Pavilion del 1958 che riesce ad avvicinarsi all’odierna architettura interamente progettata al computer. Le Corbusier viene ricordato, assieme a Ludwig Mies van der Rohe e Walter Gropius, come un maestro del Movimento Moderno.
Pioniere nell’uso del cemento armato per l’architettura, è stato anche uno dei padri dell’urbanistica contemporanea. Membro fondatore dei Congrès Internationaux d’Architecture moderne, fuse l’architettura con i bisogni sociali dell’uomo medio, rivelandosi geniale pensatore della realtà del suo tempo.Le Corbusier realizzò 75 edifici in 12 nazioni, una cinquantina di progetti urbanistici, tra cui il piano di fondazione di una nuova città, Chandigarh la capitale del Punjab in India, centinaia di progetti non realizzati, tra cui due importanti in Italia.
La mostra descrive il rapporto di Le Corbusier con la Germania, nazione dove il grande architetto soggiornò lungamente progettando e costruendo nel dopoguerra l’ Unité d’Habitation il famoso edificio di Berlino concepito assieme al pittore-architetto Nadir Afonso.