Piante digitali che crescono e occhi meccanici che seguono gli sguardi dei visitatori saranno le attrazioni di una mostra dedicata alle meraviglie del digitale dal titolo Decode: Digital Design Sensations. L’evento ospitato dal Victoria & Albert Museum di Londra e previsto per il prossimo 8 dicembre descriverà i nuovi sviluppi del digital and interactive design dagli esempi di grafica su piccolo schermo fino alle installazioni di larga scala.
Curata in collaborazione con la famosa organizzazione di arti digitali onedotzero, la manifestazione ospiterà le opere di grandi artisti della scena internazionale come Daniel Brown, Golan Levin e Daniel Rozin assieme a talenti emergenti come Troika e Simon Heijdens.
La mostra proporrà una serie di interventi attraverso tutta la superficie espositiva del museo e presenterà anche una selezione di performance appositamente create per l’evento.Il percorso espositivo sarà organizzato in tre temi centrali. Code as a Raw Material presenterà opere che si avvalgono dei codici di programmazione per creare una nuova forma di design proprio come il metodo scultoreo mediante argilla o legno. Questa sezione descriverà l’influenza della programmazione nella trasformazione degli oggetti. Tra le altre opere sarà presente un nuovo lavoro di Daniel Brown della serie On Growth and Form series. Brown utilizza la matematica avanzata per generare figurazioni organiche di piante che crescono continuamente.
Interactivity metterà in mostra opere che vengono direttamente influenzate dallo spettatore. I visitatori saranno invitati ad interagire ed a contribuire allo sviluppo delle opere. Tra i lavori in mostra sarà presente Opto-Isolator di Golan Levin, un occhio meccanico che segue lo sguardo dello spettatore chiudendo la palpebra un secondo dopo quella del suo fruitore.
The Network focalizzerà l’attenzione su opere che utilizzano tracce digitali usate dai mezzi di comunicazione di tutti i giorni come blogs e media communities. Questa sezione mostrerà come internet e le tecnologie avanzate abbiano generato nuovi tipi di interazione sociale. Tra le opere in mostra We Feel Fine progetto di Jonathan Harris e Sep Kemvar che implica l’uso dei commenti dei bloggers di tutto il mondo.
Photo Copyright: Golan Levin