A Roma tre designer provenienti da Corea, Germania e Tailandia sono stati selezionati come finalisti della ellesse international design competion. Il concorso intitolato Create Tennis Art è stato lanciato agli inizi del 2009 per commemorare il 50 anniversario di attività del famoso marchio italiano di sportswear e con l’obiettivo di sottolineare l’interesse dell’azienda di promuovere e divulgare il connubio tra moda e arte contemporanea.
I vincitori sono stati selezionati fra più di 500 partecipanti ed i loro nomi sono stati rivelati al party dell’anniversario che si è tenuto alcuni giorni fa a Roma. Il vincitore finale è un fotografo coreano di 31anni chiamato Yang Yoo-Jin. La sua opera intitolata Put On Tennis ricrea in semplici linee e silhouettes lo spirito del grande brand italiano. Al giovane artista coreano vanno i 4.500 euro del premio finale. Al secondo posto si è piazzato il 29enne tedesco Frauke Brenner a cui vanno 2.000 euro per l’opera Declaration of Love to ellesse, una colorata, divertente e vibrante illustrazione che ripercorre in maniera fantasiosa il percorso dell’azienda italiana durante i suoi cinquanta anni di attività.
Ad aggiudicarsi i 750 euro del terzo posto è stato invece Cheunpis Suwanbhanu, artista di 28 anni proveniente dalla lontana Tailandia. Intervistato sull’opera vincitrice, Richard Newcombe, presidente della Ellesse Ltd ha dichiarato: ” Siamo entusiasti di aver ricevuto oltre 500 iscrizioni per questa importante competizione. Il lavoro di Yang Yoo-Jin ci ha particolarmente colpito perchè riflette le origini della nostra azienda. Ma ognuno dei vincitori ci aiuta a comprendere lla storia di un grande marchio raccontata con stili e tecniche artistiche personali e diverse”.
Yang Yoo-Jin, assieme all’artista Kate Gibb, all’animatore Babis Alexiadis ed al celebre illsutratore Si Scott saranno i protagonisti di una mostra che ospiterà anche i lavori di tre studenti dell’istituto italiano di design di Perugia ed alcune opere provenienti dagli studenti della London School of Fashion di Londra.
Photo Copyright: Frauke Brenner