Lo Z-Pod è finalmente atterrato, il Burnham pavilion progettato da Zaha Hadid per celebrare il centesimo anniversario del Daniel Burnham’s Plan di Chicago è stato inaugurato nel Millenium Park in pompa magna. L’opera il cui vero titolo è Cloud Gate è in realtà una scultura permanente dalle forme aliene in perfetta combinazione con le forme naturalistiche circostanti.
Il Padiglione progettato da Zaha Hadid è in perfetta sintonia con il pensiero di un futuro urbanistico a misura dell’uomo e della natura sviluppato da Burnham architetto statunitense che aderì allo stile neoclassicista europeo dell’Ecole des Beaux-Arts divenendo uno dei principali esponenti del movimento americano City Beautiful e progettando nel 1909 il nuovo piano urbanistico di Chicago. Il progetto di Zaha Hadid rimarrà in visione fino al 31 ottobre prossimo, un tempo veramente breve considerando la lunga attesa per lo sviluppo dell’opera che è stata più volte rimandata proprio per la complessità della sua struttura che consta di 7.000 elementi di alluminio coperte da tessuto. Il design sviluppato da Zaha Hadid invita all’interazione, il padiglione non è un monumento qualunque mollemente adagiato sul parco ma un’esperienza multimediale, una struttura dalle forme fluide ove mura soffitti e pavimenti sembrano scorre insieme all’insegna di una manipolazione curvillinea dello spazio e della materia che richiama alla mente i migliori progetti del grande architetto Frank Lloyd Wright.
Ma il Cloud Gate, subito rinominato The Bean (fagiolo in inglese) contiene altre sorprese come una video installazione dell’artista inglese Thomas Gray, opera nell’opera che può essere vista solo dal tramonto in poi nella sua meravigliosa forma. Lo scorso anno la critica ha ridicolizzato il Padiglione Chanel progettato da Zaha Hadid ed eretto nel Central Park di New York, etichettandolo come un banale prodotto commerciale da esporre in una vetrina di lusso.
Questa volta la più famosa donna-architetto del mondo ha zittito ogni malevola chiacchiera, sviluppando un progetto proiettato direttamente nel futuro e strettamente legato all’ambiente ed alla poesia di un’estetica fuori dal comune.
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