Una serie di colonne simili a bianche costole è stata da poco avvistata nei pressi di Ground Zero a Manhattan. Si tratta dei primi elementi visibili del nuovo Trasnportation Hub del celebre architetto ed ingegnere Santiago Calatrava. Purtroppo per vedere la struttura ultimata bisognerà attendere sino al 2012 ma a quella data la città di New York ed i suoi contribuenti avranno già sborsato la bellezza di 3.2 miliardi di dollari.
Questa cifra da capogiro unita all’estrema lentezza con cui procedono i lavori ha gettato i poveri newyorkesi in un profondo sconforto. Inoltre nel corso degli ultimi mesi il progetto è stato più volte rimaneggiato, le gigantesche ali che avrebbero dovuto troneggiare al di sopra dell’entrata principale sono state dimezzate ed anche altre strutture sono state del tutto eliminate. A fronte di questi tagli verrebbe da chiedersi come sia possibile che i costi di sviluppo siano riamasti così alti. Tuttavia l’archistar si difende affermando: “Le infrastrutture (binari, scavi e quanto altro) che le autorità di New York hanno creato per realizzare la stazione hanno richiesto un’ingente somma di denaro, poi ovviamente ci sono i costi del mio progetto. Nel corso della mia carriera ho creato stazioni a Zurigo, Lisbona e Lione ma questa è decisamente l’opera più complessa a cui abbia mai lavorato. E’ stato molto difficile progettare un edificio grandioso ed al tempo stesso sicuro, mantenendo una leggerezza di forme ed una luminosità interna “.
Eppure il dubbio sull’inutile sperperio di denaro pubblico rimane. Altra questione spinosa riguarda la sicurezza dell’edificio. L’entrata di questa nuova stazione sembra un tantino piccola, in più c’è da mettere in conto possibili attacchi terroristici. Quest’ipotesi unita a degli studi compiuti sugli attacchi terroristici alle metropolitane di Madrid nel 2004 e di Londra lo scorso anno hanno già costretto Calatrava a modificare una larga porzione della struttura con una spesa di circa 590 milioni di dollari.
E ci risiamo come per il famigerato ponte di Venezia, Calatrava sforna il suo bel progettino per poi modificarlo continuamente con ingenti spese. Siamo certi che non ci stia prendendo gusto?
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