La città di Seattle ha ricevuto un dono da un illustre sconosciuto. In realtà il fantomatico regalo è un’installazione formata da più elementi, frutto di una vera e propria azione di guerrilla art. Durante la nottata dello scorso lunedì qualcuno ha piazzato un vero e proprio gruppo scultoreo all’interno del Gas Works Park.
Gli elementi di tale opera sono stati realizzati in cartapesta e consistono in una gigantesca statua raffigurante un uomo in piedi totalmente ricoperto d’oro cui fa da cornice un piccolo gruppo di gusci da cui emergono delle teste umane. Ovviamente l’autore non si è ancora fatto vivo, l’unica traccia lasciata sul posto consiste in una placca attaccata alla scultura principale recante alcune frasi alquanto sibilline che spiegano il significato dell’installazione: “Un regalo per la cittadinanza di Seattle, nello spirito del risveglio. Ognuno di noi ha un guscio da cui uscire, barriere da abbattere e margini di miglioramento. E’ il momento di alzarsi e darsi una mossa”.L’artista ha inoltre lasciato un piccolo post scriptum: “Se le statue rimarranno qui penserò io a rimuoverle con l’avvento della stagione delle pioggie”. Ovviamente c’è da aspettarsi che con i primi fenomeni temporaleschi le sculture in cartapesta non siano certo destinate a durar molto.
Gli episodi di guerrilla art sono decisamente aumentati nel corso degli ultimi anni, trainati dalle imprese spericolate di stars come Zevs, Banksy e via dicendo. Seattle è stata in passato teatro di una celebre quanto misteriosa vicenda artistica, nel gennaio del 2001 un enorme monolite grigio comparì all’improvviso proprio nel bel mezzo di Magnuson Park.
Pochi giorni dopo la sua scoperta qualcuno rubò inspiegabilmente l’enorme e pesantissima scultura. Nel giro di pochi giorni il monolite ricomparve a Duck Island, nel bel mezzo di lago Green. Ad oggi il nome del creatore di questa stravagante scultura non è mai venuto a galla.
Photo copyright: Mónica Guzmán/seattlepi