L’anno scorso una mostra dal titolo Darkside I–Photographic Desire and Sexuality Photographed ospitata dal Fotomuseum Winterthur in Svizzera ha esplorato il ruolo della fotografia sull’immagine della sessualità e del desiderio, riproducendo passioni e corpi seducenti che si aprono alla vita.
Dal prossimo 5 settembre fino al 15 novembre sarà invece il turno del secondo capitolo dal titolo Dark Side II – Photographic Power and Violence, Disease and Death Photographed. L’evento si preannuncia come riflesso opposto della mostra precedente con immagini disperate e disperanti, colme di corpi sfigurati, mutilati o semplicemente in declino che forniranno interessanti spunti di riflessione sia sull’arte che sull’antropologia rappresentando il momento della morte o della vicinanza ad essa come ultima esperienza della vita umana. Il corpo è l’immagine principale di ogni fotografia in mostra, un involucro soggetto a forze imprevedibili e misteriose, esso si copre di cicatrici, viene fatto a pezzi, brucia ed esplode. Ed ancora il corpo invecchia, si indurisce, si disintegra e si decompone. Tutto questo in una mostra con decine di immagini violente, poichè la violenza stessa attira immagini che divengono parte integrante della nostra cultura.
Fotografie di guerre, di violenze e di massacri, questo è quello che ci offre il mondo dell’informazione moderna e questo è quello che respiriamo nella nostra vita domestica. Certamente Dark Side II non è una mostra per tutti, anche per questo il catalogo dell’evento è stranamente povero di fotografie. L’evento è però una valida opportunità per ammirare interessanti opere di Cindy Sherman o di Christian Boltanski presenti alla mostra con i loro lavori più oscuri e dirompenti. Belle e dannate anche le fotografie di Shirin Neshat.
Saranno presenti all’evento anche i seguenti artisti: Antoine d’Agata, Sophie Calle, Hans Danuser, Maria Friberg, Nan Goldin, F. Holland Day, Peter Hujar, Miyako Ishiuchi, Sally Mann, Enrique Metinides, Gilles Peress, Walid Raad, Sophie Ristelhueber, Andres Serrano, Fazal Sheikh, W. Eugene Smith, Weegee e Francesca Woodman.