Un progetto artistico senza confini spaziotemporali. Ecco cos’è Airswap. Nato dalla mente di Arianna Callegaro e sviluppato in collaborazione con Luca Mazza, Airswap è un contenitore potenzialmente illimitato, mobile e in costante accrescimento. Lo è per sua natura e per quella dei luoghi in cui approderà: gli aeroporti.
Un giorno i viaggiatori, muovendosi tra scale mobili e tapis roulant, tra gates e metal detectors, tra imbarchi ed approdi, s’imbatteranno in speciali kiosk, in cui potranno barattare un loro indumento con uno Airswap. Vantaggio ben più sostanzioso dello sconto al duty free, perché nella permuta guadagneranno un pezzo unico, un’opera d’arte, un valore aggiunto.‘Mettetevi nei nostri panni’, suggeriscono gli ideatori del concept, rivolgendosi, prima agli artisti invitati a modificare i capi d’abbigliamento messi a loro disposizione da Airswap. Poi, ai passeggeri che si presteranno al change.
Gli artisti, coinvolti in questa fase itinerante e conoscitiva dell’azione, hanno mutato l’abito selezionato in qualcosa di diverso per riflettere su molteplici tematiche. Sull’interiorità dell’uomo, tra ragione e passione, tra mente e corpo, per Ilaria Margutti e Marina Gellona. Sul viaggio della vita e l’esigenza di delimitare spazi fisici e affettivi su cui innestare l’indeterminatezza dell’avvenire per Roxy in the box e Martina Dinato.
Sulla complessità dell’universo femminile, nei suoi aspetti malinconici, ossessivi, oscuri, arrivistici, risolutivi, volitivi per Ketty Tagliatti, Rita Casdia, Martina Poiana & Sabrina Ruggeri in collaborazione con Michela Dalla Pegorara e Barbara Zonzin, Iabo, MaraM e Annalisa Mazzoli. Sull’auspicabile pacificazione tra uomo e ambiente per Enzo Calibè, tra tecnologia e natura per DDM&Roberto Pugliese.
Sul controllo delle masse determinato da fattori sociopolitici e culturali per Matteo Guidi e Adalberto Abbate. Sull’immobilità spirituale e psicologica di chi delinque per Rosaria Iazzetta. Sulla necessità di oltrepassare le barriere di genere per Macro. Sull’indolenza intellettuale che sfocia nell’incomunicabilità tra individui per Isotta Dardilli. Sulla purezza dell’ispirazione pittorica per Akiko Shiono e della forma per Simone Falso.
Dunque, in questa tappa che inaugura l’11 settembre alla NOTgallery di Napoli, i visitatori si troveranno di fronte ad una varietà di soluzioni singolari che, in ciascun caso, si sono dimostrate coerenti ad una ricerca condotta altrove con altri media. Qui il vincolo è il supporto, ma l’approccio è assolutamente libero. Questo rende ogni session di Airswap un’esperienza esclusiva, poiché ogni volta si arricchisce di inedite energie creative.
Photo: Roxy in the box, Air Plot, 2009