Come già annunciato in un nostro precedente articolo la Polaroid ha cessato la produzione delle sue celebri pellicole istantanee, custodi di emozioni ed immagini delle passate generazioni. Ad essere precisi l’ultima serie di pellicole prodotte dalla storica industria fotografica scadrà il prossimo mese.
Per celebrare al meglio questa grande perdita il famoso giornale inglese The Observer ha lanciato il Polaroid Project permettendo ad alcuni grandi artisti internazionali di usare per un giorno una Polaroid Camera raccogliendo le loro foto e le loro impressioni riguardo la cara e vecchia macchina fotografica istantanea.
Ecco i protagonisti e le loro dichiarazioni: Rankin: “con la Polaroid posso notare i cambiamenti di umore di ogni soggetto scatto dopo scatto. In questo caso Gordon Brown appare prima amichevole, poi intenso e subito dopo rilassato. Con queste pellicole non si torna indietro, non si cancella tutto in un attimo come nella fotografia digitale. Spesso capita di fare fotografie incredibili per puro caso ed è uno spasso che il digitale non permette”.
Lord Snowdon: “Ho sempre usato la Polaroid, tutti l’abbiamo usata, fin dal primo giorno della sua nascita perchè mi è sempre sembrato impossibile vivere e lavorare senza di essa e la sua immediatezza. Non so come faremo senza questa favolosa pellicola ma intanto tengo tutte le mie foto in un album ed è uno spasso passarle in rassegna di tanto in tanto”.
Tom Hunter:”Rivedo le mie foto Polaroid e penso ai suoi colori, in particolare quelli del sole e del cielo, una meraviglia della chimica che è impossibile riprodurre con il digitale. La fotografia digitale mi annoia, è stupida e così clinicamente precisa nei suoi calcoli matematici. La fotografia è magia e con la Polaroid bisogna aspettare 15 o venti secondi affinchè la magia di colori si compia. Ed ogni immagine diventa un tesoro, un’opera d’arte dai colori stupendi”.
Martin Parr: “La mia ultima Polaroid è una foto di mia madre che parla con suo fratello in Nuova Zelanda tramite Skype, una cosa incredibile agli occhi di mia madre un poco come fu la prima Polaroid per il resto del mondo. Usavo le Polaroid regolarmente venti anni fa, i colori erano falsati ma era parte del suo fascino”.
Sam Taylor-Wood “Amo le Polaroid per le sue qualità uniche ed anche se è istantanea quanto il digitale la sua magia è insuperabile. Ho adorato il libro fotografico di Mapplethorpe con scatti eseguiti con la Polaroid ed io stessa ho una macchina fotografica SX-70. Penso che la Polaroid sia una delle migliori macchine per i ritratti.
Al progetto hanno partecipato anche altri grandi artisti come Nan Goldin, Mary McCartney e Harry Borden.
Photo Copyright: The Observer, Martin Parr/Magnum Photos, Tom Hunter,Rankin,Lord Snowdon,Sam Taylor-Wood