Il mercato dell’arte contemporanea è strano, la sua natura frammentata e controversa fugge ogni possibile previsione e questo è ancor più evidente in tempi di crisi finanziaria come questi. C’è però un artista le cui quotazioni sembrano andar a gonfie vele, crisi o non crisi. Si tratta del nostro Maurizio Cattelan ( 49 anni ), uno dei pochi artisti italiani viventi ad aver superato i confini nazionali esportando la sua creatività in tutto il mondo. La sua ironia ed il suo senso dell’assurdo ben si sposano con questo clima di incertezza ed anche il mercato sembra reagire a suo favore.
Alla fine di giugno Sotheby’s ha tenuto un’importante asta di arte contemporanea. Quasi tutte le opere in listino sono state vendute al prezzo di stima, eccetto Mini-Me, piccola opera di Cattelan che è stata al centro di una vera e propria battaglia di offerte, dal prezzo di stima di 180.000 sterline, le quotazioni sono salite a 250.000 sterline fino a che due collezionisti per telefono hanno rialzato la cifra fino a raggiungere la bellezza di 493.000 sterline. Alcuni mesi fa inoltre una delle più celebri sculture di Cattelan intitolata Him, raffigurante Adolf Hitler in ginocchio intento a pregare è stata venduta per 10 milioni di dollari, cifra che pochi artisti contemporanei riescono a raggiungere. La quotazione ha di gran lunga superato la cifra di 3 milioni di dollari, prezzo raggiunto nel 2004 da The Ninth Hour, celebre scultura raffigurante Papa Giovani Paolo II schiacciato da un pesante meteorite.
C’è da dire che Maurizio Cattelan è supportato da grandi collezionisti come Edlis di Chicago, Dakis Joannou di Atene, Patrizia Sandretto re Rebaudengo di Torino, David e Danielle Ganek di New York e Philippe Niarchos di Parigi. L’artista è inoltre rappresentato da tre prestigiosi dealers: Marian Goodman di New York, Massimo De Carlo di Milano ed Emmanuel Perrotin di Parigi. Questo assieme alla sua bravura ed alla sua proverbiale furbizia gli ha garantito un posto d’onore nella storia dell’arte ed il record di vendite.
Photo Copyright: Maurizio Cattelan
pino boresta 21 Maggio 2010 il 20:27
Fluxus-blitz di Pino Boresta
Auditorium Parco della Musica (Roma)
FLUXUS BIENNIAL – After Fluxus
Ore 20.30 Venerdì 26 Febbraio 2010
Intervista psichica # 2
George Maciunas interviewed by Ramundas Malašauskas
Arrivo, visito velocemente la sala dedicata a Maciunas quando poi Lucio Perotti si mette al pianoforte e incomincia a suonare si raduna tutto intorno un cospicuo numero di persone che si dispone a semi cerchio. Finito il primo brano musicale capisco che è arrivato il mio momento, mi tolgo la giacca che appoggio li accanto e vado in mezzo alla folla vicino al pianoforte e saltando strillo “E meno male che c’è Maurizio Cattelan…. E meno male che c’è Maurizio Cattelan” Nessuno mi interrompe e il pianista continua a suonare come se nulla fosse il pubblico non riesce a capire se ciò facesse parte della performance o meno. Dopo un paio di minuti qualcuno dell’organizzazione mi fa gentilmente cenno di smettere, io nonostante stessi quasi svenendo per la fatica gli faccio segno guardando l’orologio che avevo quasi terminato il mio blitz-perfomance. Continuo così ancora per un altro paio di minuti. Quando esausto smetto, inaspettatamente tutto il pubblico mi saluta con un bel applauso.
Quando poi vistosamente affaticato seduto su una sedia sotto il portico dell’Auditorium qualcuno mi chiede perchè lo avessi fatto, rispondo che era un omaggio a tre menti indubbiamente geniali come George Maciunas, Simone Cristicchi e Maurizio Cattelan e comunque ognuno poteva tirare le proprie conclusioni.
Pino Boresta
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