Ogni anno il prestigioso magazine Artreview stila una personale classifica denominata The Power 100 che raccoglie le più influenti personalità dell’arte contemporanea. Lo scorso anno ad esempio il nostro beniamino Damien Hirst ha vinto questa speciale top 100 che include artisti, curatori, mecenati ed altri attori dell’arte al presente.
Ma quest’anno qualcosa non ha funzionato a perfezione per il povero Damien Hirst che vede le sue quotazioni scendere rovinosamente fino al 48 posto in classifica. L’artista inglese è stato infatti sostituito alla posizione di comando da Hans Ulrich Obrist, co-direttore del programma espositivo della celebre e prestigiosa Serpentine Gallery di Londra. Molti di voi si chiederanno cosa sia successo ad Hirst che fino a pochi mesi fa era osannato dalla critica e dal mercato internazionale. Mark Rappolt editore di Artreview ha provato a dare una risposta a questa spinosa domanda affermando che: “negli ultimi tempi Damien Hirst ha cambiato la sua produzione e le sue direzioni artistiche in maniera del tutto drastica. L’artista ha ridotto il suo studio e sembra essere in una sorta di fase sperimentale. Hirst è stato molto furbo a cogliere ed addomesticare le tendenze di mercato. Sfortunatamente il mercato non è il fulcro dell’arte contemporanea in questo momento storico”.
In effetti con questa crisi economica sono stati in molti a fare marcia indietro riguardo i progetti faraonici e le quotazioni di mercato largamente sovrastimate. La moda tra gli addetti al settore è ora la ricerca della sobrietà e dei contenuti e Hirst di sobrietà non ne ha mai avuta molta, basti pensare al suo celebre teschio tempestato di diamanti. A peggiorare le cose si è aggiunta ultimamente la nuova serie di 25 dipinti realizzati dallo stesso Hirst per la mostra No Love Lost: Blue Paintings alla Wallace Collection di Londra. La critica ha stroncato le opere del celebre artista definendole la peggiore brutta copia di Francis Bacon. Insomma il caro e vecchio Damien Hirst è in realtà un pessimo pittore della domenica.
Per dovere di cronaca riportiamo qui sotto le prime dieci posizioni della classifica di Artreview:
1. Hans Ulrich Obrist 2. Glenn D. Lowry 3. Nicholas Serota 4. Daniel Birnbaum 5. Larry Gagosian 6. Francois Pinault 7. Eli Broad 8. Anton Vidokle, Julieta Aranda, Brian Kuan Wood 9. Iwona Blazwick 10. Bruce Nauman.
Photo Copyright: Getty images e Damien Hirst
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