Dopo Bristol, un’altra città (dall’altra parte del mondo ) ha deciso di prendere di petto il problema dei graffiti. Boston ha infatti preso in considerazione l’idea di combattere il vandalismo degli scarabocchi e degli inutili quanto obbrobriosi tags sui muri contrapponendo ad essi dei magnifici murales. Secondo Julie Burns, direttore dell’ufficio del turismo cittadino, solitamente i taggers imbrattano muri intonsi ma hanno profondo rispetto per i graffiti artists che si impegnano in opere più complesse.
In parole povere i taggers dovrebbero tenersi alla larga dalle pareti impreziosite dai murales. “la maggior parte dei giovani che eseguono graffiti si considerano artisti, quindi per rispetto nei confronti dei loro colleghi non imbratteranno i murales” ha dichiarato Julie Burns. Lo stretto giro di vite della città di Boston è iniziato lo scorso febbraio quando la polizia ha arrestato il celebre artista Shepard Fairey proprio nei giorni della sua mostra all’Institute of Contemporary Art. Lo scorso martedì inoltre la corte cittadina ha condannato Danielle Bremner, accusata di aver imbrattato i muri con il suo moniker “Utah”.
Sul fronte street art ci sono altre interessanti novità che provengono dal nostro beniamino JR. Lo Street artists sempre attento alle tematiche sociali ha deciso di trasformare il suo famoso progetto Face2Face in una linea d’abbigliamento del tutto originale ed inedita. Sono infatti in commercio su questo sito delle giacche a tiratura limitata con riproduzioni delle opere dello street artist.
Intanto si è da poco conclusa la prima edizione dell’ArtPrize, kermesse artistica con sede a Grand Rapids di cui avevamo già parlato in precedenza sulle nostre pagine. Il primo premio consistente in un bel gruzzolo di 250.000 dollari è andato a Ran Ortner di Brooklyn, artista non più giovane visti i suoi 50 anni d’età. Ortner aveva presentato un monumentale dipinto ad olio su tre pannelli dal titolo Open Water No.24. Il secondo posto ( con relativi 100.000 dollari di premio ) è stato invece assegnato a Tracy Van Duinen di Chicago per Imagine That! Un coloratissimo murale sulla facciata del Children’s Museum di Grand Rapids.