La galleria Alfonso Artiaco inaugura il 28 ottobre la mostra personale di Giuseppe Penone dal titolo alquanto singolare ..…Tra…..
Giuseppe Penone presenta per la sua quarta mostra personale alla galleria napoletana (la prima nel 1988, e a seguire nel 1996 e 2003) un grande lavoro inedito pensato specificatamente per lo spazio. I temi fondanti della sua ricerca artistica riappaiono anche in quest’occasione: dal confronto con gli elementi naturali al contatto del proprio corpo su questi elementi ed il seguente processo organico di metamorfosi. Nella composizione di questa nuova opera l’artista, difatti, impiega due elementi che hanno sempre animato le sue sculture: gli alberi ed il bronzo. I primi sono presenza costante del suo lavoro (e dall’artista definiti ‘materia stessa del proprio lavoro’), nonostante negli anni abbiano subito mutamenti estetici e simbolici. Il bronzo, materiale con il quale è realizzato il suo intervento, invece, ha una duplice funzione interpretativa: da un lato recupera un antico elemento della scultura, dall’altro, grazie alle sue proprietà, assume colori nella sua patina dei vegetali, patina determinata dagli agenti atmosferici come per la colorazione dei vegetali.
I “gesti” di Giuseppe Penone sono, fin dal 1968, accompagnati da fotografie, disegni e annotazioni come parti di un processo che in fine diviene scultura. Ed anche di questa esposizione il titolo ….. TRA ….. riecheggia in un breve pensiero scritto dall’artista, momento di riflessione:
“un pensiero tra gli altri,
tra la terra e il cielo,
tra il giorno e la notte,
tra orecchio e orecchio,
tra i piedi e i capelli,
tra il bianco e il nero,
tra due muri.”
(Giuseppe Penone, 2009)
Personali di Giuseppe Penone (Garessio, 1947) sono state allestite in numerosi musei e gallerie di tutto il mondo, tra i quali: il Kunstmuseum di Lucerna (1977), la Staatliche Kunsthalle di Baden-Baden (1978), il Museum of Contemporary Art (Chicago, 1984), il Musée d’Art moderne de la Ville de Paris (1984), il Centre Pompidou (2004), il Museum Kurhaus (Kleve, 2006-2007), MAMbo, Museo d’Arte Moderna di Bologna (2008)