Cosa è successo a Devendra Banhart? che cavolo è capitato a colui che è stato additato come il figlio naturale di Van Morrison, John Lennon, e Jeff Buckley (spero non tutti messi assieme)? non possiamo saperlo noi comuni mortali. Il delicato principino del lo-fi creatore del piccolo capolavoro Rejoicing in the Hands ha osato troppo con questo What Will We Be, ha tentato di buggeraci e farci credere che un suo disco può funzionare anche senza la sua chitarra acustica, basta mischiare stili e generi diversi. Ed invece si è sbagliato perchè What Will We Be è un disco di musichetta senza senso, da radio commerciale per intenderci o da sottofondo del supermercato. 16th & Valencia, Roxy Music è una canzonetta folk-disco e nulla più. Angelika ci catapulta dal bluegrass al samba senza chiederci scusa mentre Rats sembra una canzone dei Led Zeppelin e Foolin unisce incredibilmente il reggae con i Beatles. Roba da matti, che Banhart fosse un eclettico lo sapevamo già ma senza queste cadute di stile. Inutile.
Devendra Banhart – What Will We Be
di 3 Novembre 2009Commenta