La galleria Guidi&Schoen Arte Contemporanea di Genova inaugura il 7 novembre inaugura la mostra personale del fotografo e filmmaker americano Richard Kern.
In occasione della sua seconda esposizione presso lo spazio genovese l’artista presenterà 18 nuovi scatti, tutti realizzati nel corso dell’ultimo anno. Tra le opere esposte sono particolarmente significativi una serie di lavori che raccontano due piccole storie in cui le giovani protagoniste sono come spiate nella loro intimità dai nostri occhi di voyeur mentre si spogliano, dormono o si scambiano effusioni.
Soggetto principale delle fotografie dell’artista sono giovani donne nude.
L’obiettivo di Kern però, non cerca lo sfruttamento del corpo femminile come oggetto erotizzante per l’osservatore. Quelli realizzati dall’artista sono infatti veri e propri ritratti.
Come scrive Luca Beatrice nell’introduzione al catalogo “…Kern collabora con ragazze non professioniste scegliendo scenari quotidiani, resi certo più sobri ed eleganti dalla raffinatezza linguistica, dal taglio dell’inquadratura, dall’attenzione che mette nell’espressione del volto. Il rapporto tra le modelle e la camera diventa fondamentale nel processo di liberazione che l’oggetto compie, fino a diventare esso stesso soggetto. Il punto chiave della poetica di Kern è proprio questo: al voyeurismo dello spettatore corrisponde sempre l’esibizionismo del rappresentato e, dal momento in cui questo processo viene accettato, è impossibile parlare di pornografia o di oscenità. Le foto di Kern vengono incontro precisamente al nostro desiderio di desiderio, o se preferite di desiderio al quadrato”.
Richard Kern è nato nel 1954 a Roanoke Rapids in North Carolina. Vive e lavora a New York City. Negli anni ’80, Kern ha diretto alcune pellicole underground (la più nota è Fingered, interpretata da Lydia Lunch). A partire dagli anni ‘90 si è dedicato completamente alla fotografia, dirigendo occasionalmente alcuni video musicali per gruppi come Marilyn Manson ed i Sonic Youth.
Tra le innumerevoli esposizioni organizzate in tutto il mondo ricordiamo le antologiche all’I.C.A. (Institute of Contemporary Art) di Londra nel 2002 e al Palais de Tokyo di Parigi nel 2004.