Girovagando per l’immenso universo dell’arte contemporanea vi sarà sicuramente capitato di imbattervi in Terence Koh. Per quanti di voi non lo conoscessero possiamo dirvi che questo eclettico artista, noto anche con il monicker asianpunkboy, è stato assoldato nei primi anni della sua carriera da Charles Saatchi che lo ha catapultato direttamente nell’olimpo dell’art system.
Ovviamente il giovane artista dalle origini cinesi e di nazionalità canadese non è certo entrato nella scuderia del grande mercante grazie ad una raccomandazione ma solamente per suo merito e per una carica artistica sfrontata ed esplicita che sin dalle prime mostre si è abbattuta su media come fotografia, stampa, scultura, performance ed installazione sino ad arrivare ai libri fatti a mano e le zines.I temi trattati da Terence Koh si allargano sul mondo punk, sull’omosessualità e sulla pornografia. Tanto per dirne una, l’artista si è guadagnato la fama internazionale ad Art Basel nel 2006 vendendo i suoi escrementi per 500.000 dollari. Che dire inoltre della sua mostra al Whitney Museum dove ha presentato una sottile linea di luce e quella alla Peres Project Gallery di Los Angeles dove praticamente non ha esposto nulla. Insomma grazie alla sua personalità controversa di esperienza Terence Koh ne ha fatta molta ed in poco tempo, basti pensare al fatto che nel suo palmares figurano prestigiosi spazi espositivi come la Royal Academy of Art di Londra, il Kunsthalle di Zurigo e la celebre galleria newyorkese Deitch Projects.
In questi giorni e fino al 14 novembre, Terence Koh sarà ospite della Galerie Thaddaeus Ropac di Parigi per un’interessante mostra personale dal titolo Adansonias, un’amalgama di disegni, fotografie, installazioni, collage e performance che si allacciano ad una moltitudine di tematiche come la mitologia e la religione, esplorando le idee simboliche di testi letterari come Aspettando Godot di Samuel Beckett ed Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupery.