Forse il nome di Mary Mattingly non vi dice nulla ma l’artista in questione si è guadagnata una buona dose di celebrità la scorsa estate quando ha deciso di passare tutta la bella stagione su di un eco-battello ancorato al porto di New York. Il Waterpod, questo il nome della chiatta, era un’abitazione galleggiante in grado di sostenersi da sola con pannelli solari e orticelli coltivati con una nutrita varietà di frutta e verdura.
Durante il suo progetto artistico Mary Mattingly ha ospitato altri artisti formando un piccolo equipaggio in grado di creare un piccolo ed estemporaneo collettivo artistico. Una volta esplorato il mare l’artista ha però deciso di lanciarsi verso gli spazi celesti con un nuovo progetto chiamato Air Ship Air City. La città volante sarà installata sul tetto del Metropolitan Exchange Building, palazzo di sette piani situato a Brooklyn. Sembrerebbe inoltre che i proprietari dell’immobile abbiano già dato l’ok per il singolare intervento artistico. L‘Air City sarà dotata di un pollaio, un laboratorio di ricerche, dei giardini pensili e dei moduli abitativi chiamati Flock House.Il progetto sarà inoltre dotato di una zona comune esterna dotata di divani. “Volevamo portare avanti il progetto Waterpod” ha spiegato ai microfoni del New York Times Ian Daniel, curatore del Waterpod e del prossimo progetto di Mary Mattingly “ Air Ship Air City sarà una sorta di Waterpod nel cielo con tutte le difficoltà del caso”.
Così per i prossimi sei mesi la giovane e temeraria artista americana vivrà in una città auto-sostenibile, concimando i giardini pensili con gli escrementi dei polli e bevendo acqua piovana mentre l’energia sarà prodotta dai soliti ed utilissimi pannelli solari. Tutte le strutture saranno formate da materiali riciclati come legno e metallo, molti di essi saranno cannibalizzati dal Waterpod. Vedremo cosa combinerà questa volta la nostra Mary Mattingly, coraggiosa paladina dell’arte eco-sostenibile.
Photo Copyright: New York Times e Mary Mattingly