Alcuni giorni fa vi avevamo dato notizia dello sciopero dei dipendenti del Centre Pompidou di Parigi. Ieri la vicenda si è infittita poiché altre due importanti istituzioni museali francesi si sono unite alla protesta. Si tratta del celebre museo del Louvre ed il Palazzo di Versailles che hanno chiuso i loro cancelli in barba a centinaia di turisti che si apprestavano a visitare le sale espositive dei musei. I poli culturali parigini sono insorti dopo l’assurda decisione del governo di perpetrare numerosi tagli tra le forze lavoro.
In settimana i sindacati si sono incontrati con le istituzioni ma secondo quanto dichiarato da Kamal Hesni, delegato dell’unione dei musei il meeting non avrebbe portato alcun risultato: “Il nostro incontro con il ministero della cultura della scorsa notte non è arrivato a nulla, quindi mi pare logico che lo sciopero andrà avanti ad oltranza“. Secondo l’unione CFDT il governo rimpiazzerà un lavoratore ogni due che andranno in pensione, ciò manderebbe in tilt la macchina culturale dell’intero paese. Il piano è stato studiato per diminuire le spese ed il deficit della nazione francese ed è stato uno dei punti cardine della campagna elettorale del presidente Nicolas Sarkozy nel 2007. Dopo essere stati applicati sulle spese ministeriali i tagli saranno estesi a tutte le organizzazioni statali, musei compresi. Il Centro Pompidou è in sciopero da ormai nove giorni e proprio ieri è stato affiancato dal Musee d’Orsay, dal centro di Sainte-Chapelle che detiene una vasta collezione di vetrate medievali e dai custodi dell’ Arc de Triomphe.L’altro ieri i Louvre, il museo più visitato del mondo ed il Palazzo di Versailles avevano abbastanza membri dello staff per rimanere aperti ma ieri sono rimasti chiusi.
Frederic Mitterand, il ministro della cultura, non ha ancora diramato nessun comunicato quindi si presume che una possibile intesa sia ancora lontana. La Francia sta dando esempio di grande unità e responsabilità sociale è inammissibile che il governo di un paese civile scelga di tagliare i costi di gestione delle istituzioni culturali. A fronte di tutte le spese non dobbiamo dimenticare che il centro Pompidou, il Louvre ed il Musee d’Orsay sono veri e propri patrimoni dell’umanità che andrebbero tutelati ed incentivati. Noi di Globartmag ci uniamo alla protesta e ci auguriamo che presto le parti si prodighino per trovare un’intesa.
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