Il bello di Art Basel Miami Beach non è solamente rappresentato dal momento della fiera. Sembrerebbe infatti che la miriade di eventi e festini (che hanno poco a che fare con l’arte) che si svolgono durante la manifestazione siano decisamente elettrizzanti ed affascinanti almeno quanto l’evento fieristico. Ancor prima dell’ inaugurazione il gallerista Paul Kasmin stava festeggiando allo Standard Hotel con Christian Louboutin, il gallerista berlinese Max Hetlzer ed i designer Genevieve Jones e Mattia Bonetti. Ma solamente dopo la Vip preview che è durata fino alle nove di sera dono iniziati i veri bagordi. I galleristi Rachel Lehmann e David Maupin hanno organizzato un cocktail per la loro artista Teresita Fernandez al Setai Resort, tra gli ospiti c’erano Calvin Klein, Stefano Tronchi ed il direttore della PS1, Agnes Gund.
La Galerie Gmurzynska di Zurigo aveva anch’essa un party al Setai. L’evento era in onore del celebre attore Sylvester Stallone che pensate un poco ha deciso di tramutarsi in pittore ed è presente in fiera con alcune delle sue opere. All’evento, dove c’erano anche delle bellissime ragazze-sirena immerse in un piscina, hanno partecipato alcuni collezionisti, uomini d’affari e celebrità varie tra cui il capo della Warner Bros. Lyor Cohen, Jennifer Flavin e la principessa Michael di Kent, tutti sembravano molto divertiti mentre sorseggiavano Champagne. Le bollicine sono state protagoniste anche alla festa del Bruce High Quality Foundation, sponsorizzata da Dom Perignon. Al Party sono stati avvistati i magnati Leo ed Yvonne Force Villareal e l’acclamato artista Terence Koh che sembra sia divenuto il divo del momento grazie alla sua spregiudicata e provocatoria carica artistica. Insomma sembrerebbe che a dopo la chiusura dei cancelli i protagonisti della fiera non disdegnino l’atmosfera festaiola di Miami Beach. Intanto i cambiamenti introdotti dalla fiera sembrano aver riscosso numerose critiche.
Quest’anno Art Basel Miami Beach ha ingrandito la sua offerta espositiva e questo sembra aver creato problemi logistici visto che i collezionisti molto spesso non riescono ad orientarsi. Alcune gallerie presenti in fiera si sono inoltre lamentate di un così grande ampliamento della fiera in tempi di crisi economica. Marc Payot, direttore della celebre galleria Hauser & Wirth di New York ha in merito dichiarato: “E’ una follia allargare la fiera in tempi così difficili per il mercato. La gente si perde e non penso ci sia clientela per una fiera così grande”.
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