Qualche anno dopo aver vinto il Turner Prize edizione 1998, Chris Ofili era in un negozio di Londra per comprare una grande quantità di colori. Una volta giunto alla cassa uno studente in fila dietro di lui gli chiese: “Ma tu sei Chris Ofili? alla scuola d’arte tutti dicono che hai smesso di dipingere“.
Ofili fu deliziato da quella domanda, così sorrise e disse: “Torna dai tuoi amici e digli che ho definitivamente smesso di dipingere, ma non dirgli che mi hai visto comprare tutti questi colori, altrimenti non ti crederanno”.
Chris Ofili, oggi 41enne, ha sempre combattuto contro il successo che per lui, a differenza di tutti gli altri artisti emergenti del mondo, è giunto sin da subito. Prima di compiere 30 anni l’artista aveva già esposto in 3 continenti con mostre personali a Londra, New York e Berlino. Ofili faceva inoltre parte degli Young British Artists di Charles Saatchi ed aveva vinto, come già detto il Turner Prize. Infine l’artista aveva partecipato alla 50esima Biennale di Venezia, occupando in pompa magna il padiglione britannico.
Ma Tutto questo successo per Ofili non è stato sempre un dato positivo: “Sono ossessionato dal successo perchè è una cosa che può sopraffarti” ha ultimamente dichiarato l’artista “La percezione del tuo io può amplificarsi a tal punto da trasformarti in un’altro, devi lasciare il tuo vero ego a casa perchè un falso Chris Ofili è stato invitato ad una cena importante. Devi essere presente, conoscere gente e parlare di arte mentre magari vorresti essere allo stadio a vedere il Manchester United“. Circa dieci anni fa, mentre era all’apice della sua carriera Ofili ha però deciso di far parte del pubblico e non di salire sempre sul palco.
Ha scelto un percorso più ascetico che lo ha portato ad essere meno personaggio e più artista. Non ha più esposto in mostre personali per alcuni anni, centellinando la sua creatività. A quel punto qualcosa è successo, ha guadagnato rispetto e non solo fama, ha affinato la sua tecnica e durante le sue poche mostre ha ricevuto critiche intense senza dover per forza raggiungere il successo in larga scala. Il New York Magazine ha scritto di lui: “Chris Ofili vuole mostrarci lo splendido arco di una carriera e non il volatile successo del primo in classifica”. Dal 27 gennaio al 16 maggio 2010 la Tate Britain ospiterà l’artista in una grande retrospettiva del suo lavoro dagli anni’90 sino ad oggi e voi potrete ammirare la grandezza di Chris Ofili, l’uomo che ha scelto l’arte e non lo spettacolo.