Incredibile notizia che ancora una volta proviene dall’Italia. Sembrerebbe infatti che i nostri scienziati abbiano intenzione di non voler concedere il degno riposo a tutti quei geni del passato che hanno contribuito all’arte ed alla cultura nazionale ed internazionale. Dopo il nostro precedente articolo sulla riesumazione di Caravaggio con lo scopo di compiere ricerche sulle cause della sua morte, siamo qui a parlarvi di un’altra celebre salma che presto sarà prelevata dalla sua tomba.
Si tratta di Leonardo Da Vinci, i cui resti saranno analizzati nella speranza di risolvere l’enigma sull’identità della misteriosa Monna Lisa. Se ben ricordate alcune settimane fa un altro studioso aveva avanzato alcune ipotesi sui malanni della Gioconda (vedi nostro precedente articolo). Ora alcuni scienziati italiani hanno ottenuto il permesso di di aprire la tomba dell’artista che attualmente si trova nel castello di Amboise, situato nella valle della Loira, l’equipe tenterà in seguito di ricostruire il volto di Leonardo per scoprire se il ritratto della celebre donna sia o meno un autoritratto in maschera. L’identità di Monna Lisa è infatti discussa da diverso tempo e molti storici e studiosi pensano che dietro il suo sorriso si celi proprio Leonardo Da Vinci mascherato da donna, mosso dal suo grande amore per i misteri. Gli esperti pensano che analizzando il teschio dell’artista si possa in seguito ricreare la sua faccia al computer e compararla a quella della Gioconda, fermo restando che analizzare un elemento fisico con una riproduzione artistica è una cosa che a noi fa alquanto sorridere. Giorgio Gruppioni, antropologo coinvolto nel progetto, ha dichiarato che il progetto partirà la prossima estate:” Se riusciamo a trovare il teschio possiamo ricostruire la faccia di Leonardo e confrontarla con quella di Monna Lisa” ha aggiunto lo scienziato.
Silvano Vincenti, capo del team italiano, ha invece dichiarato che il primo passo sarà quello di accertare se i resti appartengano realmente a Leonardo. Il team procederà mediante l’uso del carbonio per datare le spoglie e preleverà alcuni campioni del Dna dalle ossa e dai denti per confrontarli con quelli dei discendenti maschi del grande artista che si trovano a Bologna. Ormai il tarlo Leonardesco ha completamente eroso la mente degli studiosi, dopo i vari romanzi di Dan Brown indagare sui misteri disseminati dal grande genio sembra essere divenuta un’ossessione che non risparmia nemmeno i morti.