Tris d’assi al Foundling Museum di Londra che fino al 9 maggio ospiterà una mostra di tutto rispetto con Mat Collishaw, Tracey Emin e Paula Rego. Le opere degli artisti sono ospitate proprio dove nel 18esimo secolo sorgeva il Foundling Hospital, associazione misericordiosa fondata da Thomas Coram che un tempo aiutava i bambini abbandonati e gli orfani.Coram aveva cercato in qualche modo di creare una sorta di famiglia allargata per i suoi piccoli ospiti e la cosa più insolita di questo evento artistico è che i tre artisti sono in qualche modo legati fra loro come una sorta di famiglia sui generis.
Paula Rego ad esempio è stata l’insegnante di Tracey Emin per qualche tempo e sicuramente ha fornito molti spunti al lavoro selvaggio e rabbioso di quest’ultima. Tracey Emin da par suo è stata fidanzata per 6 lunghi e tormentati anni con Collishaw ai tempi della Young British Artists, in un unione che l’ha lasciata senza figli a quaranta anni suonati. I fantasmi di queste storie personali del passato sembrano infestare le stanze dove le opere sono esposte, Tracey Emin ha infatti messo in mostra alcuni disegni fatti durante la sua gravidanza del 1991 che finì poi con un aborto. Nelle sue opere mani ignote afferrano il feto di un bambino mai nato. Collishaw da par suo si rifà al mito di Romolo e Remo con una grande stampa che mostra due putti nudi allevati da un paio di cani selvaggi su di un sofà incrostato da macchie di sangue. C’è poco posto per il sentimento anche nell’installazione di Paula Rego intitolata Oratorio, la sua grande opera rassomiglia ad un altare che raffigura l’orrore della violenza e dell’abuso sui bambini.
Evento quindi impedibile come sicuramente degna di nota sarà la prossima mostra personale di Tracey Emin che il prossimo 19 febbraio farà tappa proprio a Roma ospitata dalla galleria Lorcan O’Neill. All’evento saranno presenti alcuni cavalli di battaglia dell’artista inglese come disegni, installazioni e neon.