La Biennale di Venezia edizione 2011 torna a far parlare di sé con largo anticipo. Pochi giorni fa l’Italia intera è stata scossa dalla bomba di Sandro Bondi che ha nominato di Vittorio Sgarbi curatore del Padiglione Italia per la prossima Biennale (Bondi ha inoltre affidato a Sgarbi la vigilanza sulle acquisizioni del Maxxi di Roma). L’opinione pubblica si è ovviamente spaccata in due, molti hanno salutato la nomina di Sgarbi come il ritorno ad un arte contemporanea meno patinata è più rispettosa di alcuni maestri lasciati fuori dal giro modaiolo.
Altri invece temono che Sgarbi metta in mostra nomi che non rispecchiano la reale scena dell’arte nazionale, andando così a cozzare contro alcuni equilibri di un mercato già labile. La nomina di Vittorio Sgarbi ha inoltre stupito tutti per la sua tempestività ma va detto che in questi giorni anche altre nazioni si preparano ad affilare le armi in vista della grande manifestazione.
La Germania ha infatti deciso di anticipare i tempi e calare i suoi assi. Il ministro degli esteri tedesco Guido Westerwelle ha infatti già nominato Susanne Gaensheimer alla guida del padiglione nazionale per la Biennale 2011. Ricordiamo che lo scorso anno il padiglione è stato occupato dalla controversa installazione dell’artista britannico Liam Gillick. Fino ad oggi Susanne Gaensheimer non ha ancora rivelato i suoi piani.
La scelta tedesca va ad aggiungersi a quelle già effettuate da Francia ed Islanda alcune settimane fa. La Francia, come già accennato in un nostro precedente articolo, presenterà invece l’artista Christian Boltanski ed il padiglione sarà curato da Jean-Hubert Martin, direttore del Centro Pompidou. Altra nazione che ha già deciso di scaldare i motori per la Biennale è l‘Islanda che sarà rappresentata da Libia Castro e Ólafur Ólafsson (da non confondersi con l’artista Olafur Eliasson che ha già rappresentato la Danimarca nel 2003).I due hanno collaborato a molti progetti, vedremo cosa presenteranno a Venezia.
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