L’ombra della censura cade anche su uno dei paesi più liberal del mondo. La Francia ha infatti censurato un’opera dell’artista cinese Ko Siu Lan esposta al palazzo delle belle arti parigino, ricordiamo che l’Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Artsuna delle più prestigiose scuole d’arte del mondo. Il progetto di Ko Siu Lan è stato ritenuto passibile di censura a causa dei suoi contenuti satirici che mettono alla berlina gli slogan della campagna politica del presidente Nicolas Sarkozy.
L’opera si compone di quattro grandi banner posti all’esterno del palazzo che recano le parole “lavora”, “meno”, “guadagna”, “di più”. Ovviamente prese nell’insieme queste quattro parole si contrappongono al celebre slogan lanciato da Sarkozy che tradotto in italiano recita: “Lavora di più per guadagnare di più”. La frase coniata dal premier francese è stata più volte protagonista delle elezioni presidenziali del 2007, quando la nazione era in preda alla crisi finanziaria. Ovviamente oggi le cose non vanno meglio e lo slogan di Sarkozy è stato più volte additato dai giornalisti e dalla critica come uno dei fallimenti del programma del governo. Ko Siu Lan è una ragazza di 32 ed ha passato due anni a Parigi prima di ritornare a Pechino dove oggi attualmente vive, l’artista ha così risposto all’assurda censura: “Sono stupita e decisamente rattristata per questa decisione. Io sono cinese ed in Cina atti di censura di questo genere sono all’ordine del giorno, non mi sarei mai aspettata di vedere in Francia un atto di censura di tale brutalità”.
Per ora non ci sono prove che attestino la provenienza dell’atto censorio. Si mormora che la decisione sia stata presa direttamente dai vertici del governo ma il palazzo delle Beaux-Arts ha semplicemente affermato: “L’opera è stata rimossa perchè tratta temi politici in maniera del tutto esplicita e ciò potrebbe violare la neutralità del servizio pubblico“. Come giustificazione ci sembra un tantino posticcia.
Comunque noi di Globartmag ci esprimiamo a favore di Ko Siu Lan ed anche noi non ci saremmo mai aspettati un simile atto dalla Francia. I tempi cambiano… in peggio.