La doppia nomina di Vittorio Sgarbi come curatore del padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2011 e come supervisore delle acquisizioni del MaXXi di Roma ha sicuramente diviso il mondo dell’arte italiano ed ancora oggi le polemiche non accennano a diminuire. In tutto questo tourbillon di notizie, dichiarazioni e smentite è però interessante sommerfarsi a riflettere su ciò che pensano all’estero dell’intera faccenda. Andiamo quindi a leggere cosa hanno scritto sull’importante testata
La prossima edizione della Biennale di Venezia sarà un appuntamento molto sentito dagli italiani poiché la nazione celebra il 150 anniversario dalla sua unificazione proprio nel 2011. Il ministro della cultura Sandro Bondi ha difeso la sua scelta insistendo sul fatto che: ”Sgarbi ha una profonda conoscenza del patrimonio culturale italiano”.
Ma la nomina di Sgarbi ha ricevuto alcune critiche da parte del suo collega e compatriota Francesco Bonami, curatore della Whitney Biennial 2010. “Sfortunatamente l’italia ha ciò che si merita, l’arte contemporanea sta a Sgarbi come l’America a Bin Laden e non c’è dubbio che Sgarbi come Bin Laden è ferocemente in lotta contro il suo nemico. Questa nomina è quasi come un attacco suicida alla dignità italiana” ha dichiarato Bonami ai microfoni di Art Newspaper. Ultimamente Sgarbi ha rilasciato alcune dichiarazioni circa i suoi progetti per la Biennale: “Sto pensando all’ipotesi di un padiglione completamente vuoto tranne che per un libro contenente alcuni indirizzi di artisti italiani. Potrei anche aggiungere un singolo artista, magari Saturnino Gatti un maestro del 15 secolo cancellato dalla storia dell’arte. Ma nel mio padiglione ideale installerei solamente un’opera il Cristo Morto del Mantegna vicino ad una fotografia di Ernesto Che Guevara sul suo letto di morte”.
Francesco Bonami ha inoltre così commentato la nomina al MaXXi di Sgarbi:” Fin dal 1999 il MaXXi ha condotto una politica di acquisizione delle opere decisamente scellerata. La collezione è quindi formata da una mediocre accumulazione dell’arte del tardo ventesimo secolo. La mostra d’apertura sarà curata da Achille Bonito Oliva che presenterà Gino De Dominicis non c’è mostra più ferma al 20esimo secolo di questa. Vanno indietro invece di andare avanti e non capisco come Pio Baldi, presidente della fondazione MaXXi e gli altri curatori riescano a mantenere una dignità. Hanno lasciato il museo allo sbando e la nomina di Sgarbi è il naturale seguito di tutto ciò”.
Insomma lo stimato Francesco Bonami non ha certo risparmiato le sue parole.
Luca Rossi 2 Marzo 2010 il 02:30
E’ interessante che ci siano teorie che sostengono un alleanza tra bin laden e l’America stessa…