C’è tempo fino al prossimo 7 marzo per presenziare alla mostra/evento fundraising Manifest Equality che si tiene al 1341 di Vine Street di Los Angeles California. Una bandiera dei confederati rosa creata da Ron English, Un gigante murale esterno raffigurante il ritratto delle Giustizia creato dai graffiti artists Retna, El Mac e Kofie, un divertente disegno che raffigura un unione tra due donne creato da Molly Crabapple. Queste sono solamente alcune delle opere di un evento creato appositamente per abbattere il razzismo, l’omofobia e la disuguaglianza a colpi di creatività.
Street Artists, fotografi, pittori e scultori sono scesi in campo in un unico e grande evento per gridare a gran voce la loro rabbia contro le discriminazioni ed anche per ribadire un concetto: “vietare i matrimoni gay equivale a vietare i diritti civili dell’umanità“. “Questa mostra non è solamente una manifestazione di orgoglio omosessuale ma una vera e propria difesa dei diritti civili” ha dichiarato El Mac “In teoria gli Stati Uniti si basano sui principi di lealtà, uguaglianza e giustizia ma in pratica le cose potrebbero andare molto meglio di come sono ora. Far parte di questo progetto è per me una cosa di grande importanza”.
Al vernissage di martedì notte era presente anche Cleve Jones attivista ed icona della lotta per i diritti omosessuali e compagno del celebre consigliere comunale di San Francisco Harvey Milk (l primo consigliere comunale apertamente gay di San Francisco. Milk e il sindaco George Moscone furono assassinati assieme nel 1978 da Dan White, ex-consigliere comunale di San Francisco). Jones ha invitato tutti i presenti a combattere per i diritti omosessuali nel corso di un accorato discorso che ha letteralmente commosso i presenti.
All’importante evento partecipano più di 150 artisti provenienti da l’intera nazione americana. Tra i nomi di spicco figurano Barry McGee, Robbie Conal, Tierney Gearon, Swoon, Harvey Pekar, Shepard Fairey, Karen Kimmel, Ron English, Lisa Eisner e Tim Biskup.
Antonio 9 Marzo 2010 il 02:56
contrario.
Micol Di Veroli 9 Marzo 2010 il 10:43
Antonio puoi argomentare meglio il tuo “contrario”?