Haunch of Venison di New York presenta dal 5 marzo al primo maggio 2010 un’interessante mostra collettiva organizzata dai celebri artisti David Salle e Richard Phillips. L’evento dal titolo Your History is not Our History racchiude numerose opere di artisti che hanno creato il mito artistico della New York degli anni ’80, una decade che ha contribuito a creare un ambiente artistico originale e decisamente inventivo. La mostra non è una retrospettiva di una decade ma una riflessione sulle idee comuni degli artisti di quel periodo in risposta ad una specifica situazione culturale.
L’obiettivo è infatti quello di lasciar parlare le opere in una maniera che fino ad ora gli era stata negata. In effetti la New York degli anni ’80 è stata un melting pot capace di alimentare la creatività di artisti come Jean-Michel Basquiat, Ross Bleckner, Francesco Clemente, Eric Fischl, Barbara Kruger e Julian Schnabel, nomi che hanno creato opere sperimentali ed hanno allargato gli orizzonti estetici, influenzando le generazioni a venire. Il titolo della mostra La tua storia non è la mia storia nasce da un’esigenza diretta degli artisti in relazione a quanto raccontato dai media di quegli anni: “Il giornalismo crea generalizzazioni e le generalizzazioni in genere sono nemiche dell’arte” Ha dichiarato David Salle. Per questo il manipolo di guerrafondai presente alla Haunch Of Venison propone una personale visione della storia, fondamentalmente dissimile da quanto ci era stato raccontato. Ed aggiungiamo noi, l’evento è imperdibile poichè forse dobbiamo ancora redenerci completamente conto di cosa hanno rappresentato gli anni ’80 in arte. Una decade che rappresenta non solo uno strascico degli anni ’70 ma un ciclone di idee e colori difficilmente ripetibile.
Alla mostra partecipano Donald Baechler, Jean-Michel Basquiat, Ross Bleckner, Francesco Clemente, Carroll Dunham, Eric Fischl, RobertGober, Jeff Koons, Barbara Kruger, Louise Lawler, Sherrie Levine, Malcolm Morley, Richard Prince, David Salle, Julian Schnabel, Cindy Sherman, Laurie Simmons, Phillip Taaffe, Terry Winters e Christopher Wool.