Il sesso vende sempre anche se dobbiamo dire che non vende abbastanza bene come la celebre casa d’aste Phillips de Pury aveva sperato. La grande vendita organizzata la scorsa serata a Londra che presentava opere orientate sul tema del sesso è infatti riuscita a racimolare solo il 69 percento dell’incasso totale sperato. Ovviamente le vendite sono andate piuttosto bene visto che la star della serata è stata l’opera Soft Tread, dipinto ammiccante che raffigura un paio di gambe con tanto di calze creato da Allen Jones che ha raggiunto la ragguardevole cifra di 539.000 dollari contro un valore stimato di circa 120.000 dollari.
In totale gli introiti per la grande casa d’aste hanno raggiunto la cifra di 2.1 milioni di dollari. Tra i lotti degni di nota sono emersi un dipinto senza titolo di Sigmar Polke del 1974 che ha totalizzato circa 130.000 dollari ed una scultura in tre parti intitolata Sex di Jack Pierson del 1992 che ha venduto per circa 108.000 dollari, partendo da una stima di 90.000 dollari. All’asta erano presenti anche alcuni nudi di Helmut Newton, la sua fotografia Berverly Hills Hotel del 1988, raffigurante una donna nuda a gambe aperte sul letto, ha racimolato 45.000 dollari mentre una copia di Cyperwoman 3 (edizione di 500 esemplari del 2000) ha totalizzato 1.900 dollari contro i 1.200 stimati. Gli artisti notoriamente poco inclini alle tematiche dell’erotismo non sono riusciti a totalizzare vendite cospicue. Raymond Pettibon ad esempio ha venduto solo una delle quattro opere all’asta. Il suo disegno ad inchiostro Untitled (As he has done…del 1999) che raffigura un uomo che culla una delle sue parti anatomiche, ha raggiunto a malapena la sua stima di 4.500 dollari gli altri tre lavori che si aggiravano dai 4.500 ai 15.000 dollari, come già detto, sono rimasti invenduti.
Grande star della serata anche Jenny Saville che ha venduto la sua opera Closed Contract #10 che ha superato la stima di 37.000 dollari attestandosi attorno ai 100.000 dollari. Thomas Ruff, altro grande nome presente all’asta, ha fallito la vendita di una sua opera dal titolo Nude number 20, stimata attorno ai 67.000 dollari. Forse l’opera di Ruff era un poco troppo spinta ed alla fine ha spaventato i possibili acquirenti.