L’ironia è una componente fondamentale nell’arte contemporanea. Se pensate alla creatività di Marcel Duchamp ad esempio è impossibile non notare la forte carica ironica che traspare da ogni sua opera. Eppure Duchamp tramite l’ironia dei Readymades è riuscito ad influenzare intere generazioni artistiche tanto che oggigiorno è possibili ravvisare la sua impronta nella stragrande maggioranza delle opere che vediamo nelle gallerie d’arte contemporanea.
L’ironia è il fulcro della mostra dal titolo Knock Knock: Who’s There? That Joke Isn’t Funny Anymore (traducibile in Toc Toc: Chi è? Questo scherzo non è più divertente) in visione alla Fred Torres Collaborations ed alla Armand Bartos Fine art di New York fino al prossimo 24 aprile. I dealers hanno raggruppato più di 75 opere (iniziando da Duchamp ovviamente) che oltre ad esaminare i meccanismi dell’ironia ma anche i suoi fini. Elana Rubinfeld e Sarah Murkett, rispettivi direttori delle gallerie coinvolte nel progetto, hanno vagliato il lavoro di 400 artisti alla ricerca del tanto sperato sense of humor. “ La mostra non si limita a mostrare delle opere pervase dall’ironia ma a scandagliare lo humor come veicolo per giungere a qualcosa di più profondo all’interno dell’esperienza umana” ha dichiarato Sarah Murkett parlando del progetto. Tra giochi concettuali, assurdità, iperbole, illusioni e trucchi, nel corso dell’evento sarà possibile ammirare tutti gli aspetti dell’ironia all’interno della creatività contemporanea.
Alla Armand Bartos Fine Art sarà possibile ammirare opere di: Marc Dennis, Charles Dreyfus, Marcel Duchamp, Armen Eloyan, Philip Guston,George Hugnet, Nina Katchadourian, Jiri Kolar, Sarah Lucas, Rene Margritte, Larry Miller, Rachel Owens, Shannon Plumb, Man Ray, Martha Rosler, Ben Vautier e Robert Watts.
Alla Fred Torres Collaborations saranno invece esposte opere di: Olaf Breuning, Justin Cooper, R. Crumb, Kate Gilmore, David Humphrey, David Kramer, David LaChapelle, Lee Materazzi, Trong Nguyen, William Pope L., Kristofer Porter, Richard Prince, Jon Pylypchuk, Sara Greenberger Rafferty, Delphine Reist e Guy Richards Smit.