La Biennale di Venezia edizione 2011 torna ancora a far parlare di sé a più di un anno di anticipo dalla sua inaugurazione. La manifestazione è però talmente importante che tutte le nazioni partecipanti sono già da tempo impegnate nella ricerca di artisti che possano rappresentarle al meglio.
La terra d’Israele ha scelto la bravissima artista Sigalit Landau, classe 1969 che ha inoltre partecipato nel 2008 ad una mostra personale al Moma di New York dove ha presentato due bellissime opere video, una che la vedeva galleggiare su di un ruscello di angurie ed l’altra che la ritraeva mentre giocava con un hula-hoop fatto di filo spinato. Nel 1995 l’artista ha vinto il Wolf Fund Anselm Kiefer Prize per i giovani artisti.
Nel frattempo anche la Gran Bretagna ha scelto l’artista che occuperà il padiglione nazionale. Si tratta di Mike Nelson, già finalista per due volte al Turner Prize e creatore di installazioni labirintiche che generalmente durano giusto il tempo della mostra e poi vengono distrutte. La Nuova Zelanda presenterà invece Michael Parekowhai, autre di installazioni ricavate da oggetti recuperati.
La Francia si affiderà al suo asso Christian Boltanski che sicuramente non mancherà di creare una delle sue affascinanti e straripanti installazioni incentrate sulla memoria e sull’olocausto.
L’Islanda invece punterà sul collaudato duo formato da Libia Castro e Ólafur Ólafsson
Per quanto riguarda l’Italia, il mistero regna sovrano. Per ora, come noto, si sa solamente che il nostro sgangherato padiglione sarà curato da Vittorio Sgarbi ma tra le tante dichiarazioni rilasciate dal celebre storico dell’arte non si è ben capito come e dove si andrà a finire. Sgarbi avrebbe infatti intenzione di far scegliere gli artisti a noti intellettuali nazionali come Gillo Dorfles, Umberto Eco, Guido Ceronetti, Pietro Citati, Eugenio Scalfari, Furio Colombo, Manlio Cancogni, Raffaele La Capria e Paolo Mieli. Per ora quindi le notizie non ci paiono confortanti, vi terremo comunque informati su ulteriori sviluppi.