La galleria 3)5 di Rieti presenta dal 17 aprile al 19 giugno 2010 la mostra personale dell’artista romano Luca Padroni (classe 1973), confermandosi, con questa scelta, come una delle gallerie fra le piu’ vivaci e interessanti del panorama del centro Italia e spazio da tenere sott’occhio per quanto riguarda i progetti futuri. I piani di colore nelle opere di Luca Padroni si accostano in prospettive infinite, legate sempre all’idea di una partenza o forse di un arrivo. Il simbolismo del viaggio, particolarmente ricco, si riassume nella ricerca della verità, della pace, dell’immortalità, nella ricerca e nella scoperta di un centro spirituale.
Nella sala principale della galleria, una tela di grande dimensioni dal titolo Terra! (286x420cm. olio su tela 2010) ci appare come se ci trovassimo dinnanzi ad un’immensa voragine, un gigantesco cratere che sembra stia per divorarci. Ma – se di cratere si tratta – questo si lega al simbolismo intorno alla montagna, che e’ un punto di incontro tra cielo e terra. Ed e’ la terra quella che sostiene, come femmina e madre, come sostanza universale, dà e riprende vita, e’ simbolo di fecondità e di rigenerazione.
Come scrive Antonio Arèvalo, curatore della mostra, -ricerca e azione si trovano, in quest’opera, intrecciati in modo tale che presentazione e rappresentazione emergono come forme di conoscenza e superamento, che l’artista assimila come parte di un processo di azione e di ricerca intrinseco alle sue modalità operative. Strati di colore che mantengono in piedi l’artificio di questo luogo immaginario e sempre in fuga, dove trova spazio la pennellata, le impronte che lascia la pittura su una superficie che rappresenta l’artificio di una storia; che e’ finzione discorsiva, dove la materializzazione di un corpo si presenta sola e muta-.
Oltre a Luca Padroni la galleria 3)5, rappresenta un gruppo di giovani artisti decisamente interessanti come Paolo Angelosanto, Matteo Montani, Alessandro Cannistrà e l’artista colombiano Carlos Motta.