Al di là dei protagonisti dell’arte contemporanea, vere e proprie stars capaci di generare fiumi e fiumi di gossip, esiste un folto gruppo di nomi, ormai persi nei meandri della storia. Si tratta di personaggi che hano catalizzato l’attenzione per un certo periodo e poi sono stati dimenticati, con la stessa velocità con cui erano ascesi agli onori delle cronache. Due di questi nomi sono Robert Colquhoun e Robert MacBryde, celebri artisti degli anni ’40 le cui opere sono oggigiorno totalmente scomparsi dalle collezioni pubbliche. Le loro storie descritte oggi in un libro di Roger Bristow parlano di humor, brutalità, tragedia, farsa ed intenso amore.
I due provenivano dalla classe operaia si conobbero alla Glasgow School of Art in Scozia e da allora furono inseparabili. Da allora divennero celebri come i due Roberts e fu chiaro che l’uno non sarebbe potuto andare avanti senza l’altro. Nel 1941 Colquhoun e MacBryde si trasferirono a Londra ed il loro studio di Notting Hill divenne una sorta di calamita per artisti, poeti ed altri personaggi stravaganti alla stregua di una rudimentale factory di Andy Warhol. Artisti come Lucian Freud, John Minton e poeti come Dylan Thomas e WS Graham, erano assidui frequentatori dello studio dove si tenevano reading di poesia e si tracannavano fiumi di birra. La pittura di Colquhoun si sviluppò in un austero stile espressionista, molto influenzato da Pablo Picasso e concentrato sul tema della figura isolata e agonizzante. Dalla metà degli anni ’40 agli inizi dei ’50 fu considerato uno dei più prominenti artisti della sua generazione. Fu anche un prolifico stampatore, avendo prodotto un gran numero di litografie e monotipi durante la sua carriera.
MacBryde dal canto suo fu conosciuto per i suoi studi cubisti dai colori vivaci. I suoi ultimi lavori si evolsero in un’atmosfera più oscura, nel campo espressionista delle nature morte e dei paesaggi. In collaborazione con Colquhoun realizzò varie scenografie durante e dopo la Seconda guerra mondiale, tra cui il Macbeth e il Re Lear di John Gielgud. Colquhoun morì nel 1962 a 47 anni fra le braccia di MacBryde, oramai era un alcolista senza speranza e la sua carriera era in rapido declino. Alcuni anni dopo, nel 1962, MacBryde morì a causa di un incidente stradale, anche la sua fama era ormai in declino.