Sarà la mostra Mutiny Seemed a Probability, a cura di Adrienne Drake, ad inaugurare il 9 maggio la Fondazione Giuliani per l’arte contemporanea a Roma. Come tutte le attività della Fondazione questo evento ha come punto di partenza la Collezione Giuliani, diventando un mezzo inconsueto per riflettere, approfondire e interpretare il processo del collezionare.
Mutiny Seemed a Probability (L’ammutinamento sembrava una possibilità) e’ un atto di ammutinamento, un gioco sottile di dialogo e reazione con il presente e con il passato, un gesto di resistenza costante che punta a rovesciare l’esistente con gesti minimi ed impercettibili, con incertezza e con precarietà, anche ideologica. Il percorso fra le opere di Micol Assaël, Simon Dybbroe Møller, Cyprien Gaillard, Henrik Hăkansson, Mona Hatoum, Leslie Hewitt, Graham Hudson, Alicja Kwade, Jorge Peris, Manfred Pernice, Alessandro Piangiamore, Marco Raparelli, Natascha Sadr Haghighian, Gedi Sibony, Nedko Solakov, Oscar Tuazon, Jeff Wall, ripercorre i mutamenti nella pratica scultorea, il suo slittare verso intrinseche qualità di fragilità e instabilità. Fondazione Giuliani per l’arte contemporanea porta per la prima volta in Italia e-flux video rental, un progetto di Anton Vidokle e Julieta Aranda, composto da un distributore gratuito di video arte, che vanta al momento piu’ di 900 opere selezionate da circa 130 artisti, curatori e critici, una sala proiezioni e un archivio video in continua crescita. Nato a New York nel 2004, EVR e’ stato presentato in numerosi spazi espositivi di diverse città tra cui Francoforte, Berlino, Amsterdam, Miami, Seoul, Instanbul, Boston, Lione e Lisbona.
Per la sua prima edizione italiana Adrienne Drake, Ania Jagiello, Cristiana Perrella, Cesare Pietroiusti e Francesco Stocchi sono stati invitati quali selezionatori dei nuovi video da aggiungere alla collezione EVR e per curare una speciale programmazione di video proiezioni presso la sede della Fondazione Giuliani.
Nel mese di settembre 2010 la Fondazione Giuliani avvierà una serie mostre personali di giovani artisti che o potranno offrire un complesso panorama dell’artista, o lo vedranno in veste di “curatore”, che porrà in dialogo e in contrapposizione i suoi lavori con quelli da lui selezionati tra le opere della Collezione Giuliani. Nella programmazione della Fondazione Giuliani non mancheranno mostre collettive allestite con le opere della collezione con lo scopo di svelare e sottolineare fili conduttori nella collezione stessa.