Tre grandi spazi dell’arte contemporanea mondiale – il Grand Palais a Parigi, l’Armory a New York e l’Hangar Bicocca a Milano – hanno deciso di creare un network internazionale per la pianificazione dei prossimi eventi espositivi. La prima iniziativa comune è la grande mostra di Christian Boltanski che, dopo Parigi, arriva in maggio a New York e dal 23 giugno al 19 settembre a Milano.
Christian Boltanski, il grande artista francese dell’emozione e del vissuto, è rimasto notevolmente impressionato sia dallo straordinario spazio dell’Hangar Bicocca che dalla contiguità con I Setti Palazzi Celesti di Anselm Kiefer, la spettacolare installazione presente permanentemente nell’ex edificio industriale milanese. Boltanski ha quindi ripensato la monumentale installazione Personnes, presentata a Parigi al Grand Palais in occasione del progetto Monumenta, per le navate blu dell’Hangar Bicocca, che riapre alla città e ai globe-trotters dell’arte dopo un lungo intervento di ristrutturazione.L’installazione consiste in un vasto cumulo di vestiti multicolori ammassati nel grande CUBO in fondo all’Hangar, che saranno spostati da una gru, in modo più ossessivo e casuale di quanto accadeva a Parigi. Lungo tutta la grande navata di accesso al CUBO, si ascolteranno incessantemente i battiti del cuore che Boltanski registra dal 2008 all’interno del suo progetto Les Archives du coeur che conta già trentamila battiti di cuore registrati.
L’archivio è finanziato da una fondazione che ha sede nell’isola giapponese di Teshima. Anche i visitatori dell’Hangar Bicocca potranno aggiungere le loro pulsazioni cardiache, registrandole su un CD in un apposito spazio, e diventare così parte di questo ambizioso progetto di Boltanski che mira a creare un archivio dell’umanità custodendo i suoi battiti cardiaci.
L’installazione di Boltanski, di grande impatto visivo ed emozionale, forma un’opera unica che sviluppa i temi fondamentali del rapporto tra vita e morte, dell’esistenza umana individuale e collettiva, della memoria e dell’oblio, del passato e del presente, conducendo il visitatore in una intensa esperienza multisensoriale e inducendolo a riflettere sul passare inesorabile del tempo e sul significato della vita umana.