La Gagosian Gallery di Roma inaugura il 25 maggio la mostra personale di Christopher Wool. Wool filtra gli elementi della pittura astratta, quali la linea, la forma, e la superficie, attraverso la ruvida sintassi del degrado urbano, con un continuo controllo e rilascio gesturale. Sovrapponendo strati di varie tonalità di bianco ad elementi serigrafici usati in opere precedenti (monocromi estratti da riproduzioni fotografiche, ingrandimenti di dettagli, e polaroid dei propri dipinti) l’artista condensa la superficie dei lavori “sovraccaricati” e al contempo li svuota apparentemente della propria sostanza.
Rimangono solo fantasmi ad ostacolare il campo visivo, ciascuno sospeso nelle propria temporalità. Attraverso queste procedure di applicazione e cancellazione, Wool oscura le tracce indistinte degli elementi precedenti, usando così i concetti di riproduzione e negazione per inaugurare un nuovo capitolo della pittura contemporanea. Le sue opere sono quindi ugualmente caratterizzate da ciò che sono, e da ciò che non sono e che tengono nascosto. In questi nuovi lavori esposti a Roma per la prima volta, Wool fonde nuovamente i poli opposti della pittura moderna: l’immediatezza del tocco umano e la mediazione della riproduzione digitale e meccanica. La serigrafia rappresenta la base su cui l’artista impiega un’ampia gamma di tecniche – stencil, rullo, sgocciolamento, pittura spray – per tirar fuori dal proprio repertorio versioni sempre più fibrose dei propri motivi pittorici. Mischiando riproduzione e pittura a strati, rielabora i suoi lavori costantemente, fotografando i dipinti e sovrapponendo le risultanti immagini fotografiche sul lino. In alcuni casi crea una cesura nella composizione innestando una fasciatura o una macchia di pittura viscosa. Questa procedura intensa e prolungata emerge dunque sia come sostanza che come soggetto dell’opera: elogio conciso di Wool alle infinite contingenze della vita.
Christopher Wool è nato a Chicago nel 1955. Il suo lavoro è stato oggetto di numerose mostre a livello internazionale, tra cui personali presso i musei di arte contemporanea di San Francisco (1989) e Los Angeles (1998), e alla Kunsthalle di Basilea (1998). Le sue opere fanno parte delle collezioni dei più importanti musei internazionali tra cui il Museum of Modern Art, New York; il Philadelphia Museum of Art; il Whitney Museum of American Art, New York; il Walker Art Center, Minneapolis; il Hirshhorn Museum, Washington DC; il Museum of Contemporary Art, Los Angeles; la Kunsthalle di Basilea; il Centre Pompidou, Parigi; e la Tate Modern, Londra. Wool vive e lavora a New York.