Incredibile e scioccante notizia proveniente da Parigi. Alcuni ladri si sono introdotti l’altro ieri notte all’interno del Museo di arte moderna di Parigi (Musée d’art moderne de la Ville de Paris). La banda ha forzato un lucchetto e mandato in frantumi un vetro penetrando così dentro lo spazio museale. Ieri mattina, al momento del loro arrivo, i responsabili dell’istituzioni si sono trovati davanti ad una scena a dir poco tragica.
La banda, presumibilmente prima dell’alba, aveva infatti trafugato ben cinque capolavori d’arte. Cosa strana è che le telecamere a circuito chiuso del museo hanno registrato solamente l’accesso di un ladro, ma si pensa che si sia trattato di un blitz ben organizzato. Comunque sia ora all’appello mancano come detto un dipinto di Pablo Picasso, uno di Georges Braque, uno di Amedeo Modigliani, uno di Fernand Léger ed uno di Henri Matisse, in pratica una vera e propria catastrofe. Nel filmato è possibile ammirare un uomo vestito di nero e con un passamontagna che dopo aver infranto un vetro non collegato ad allarmi di sorta ha poi segato un inferriata, introducendosi totalmente indisturbato nel muso. L’uomo ha tagliato le tele con un taglierino e le ha poi arrotolate con cautela. Successivamente le tele sono state infilate in una grande borsa telata che il ladro aveva portato con se.
Insomma tutte le azioni sono state compiute con estrema cautela, tanto da far pensare ad un vero e proprio professionista del settore. Il totale del bottino, secondo quanto dichiarato dai responsabili del museo, ammonterebbe alla vertiginosa cifra di 500 milioni di euro. L’estrema precisione con cui il ladro ha scelto i suoi bersagli farebbe pensare ad un furto su commissione anche perché si tratta di tele talmente famose che rivenderle sarebbe decisamente impensabile. Si pensa anche ad un possibile ricatto ai danni delle assicurazioni ma è certo che quadri del genere, presenti in ogni catalogo, libro di storia o sito internet non passeranno certo inosservati. La polizia è certa di poter venir a capo dell’intera faccenda e ritrovare in breve tempo i celebri dipinti, un poco come è accaduto con l’Urlo di Munch.