Svelati i piani del nuovo mega-museo di Eli Broad

di Redazione Commenta

La domanda è oramai divenuta il vero e proprio tormentone dell’anno: Dove sorgerà il nuovo museo di Eli Broad? Per mesi il più celebre collezionista e filantropo di Los Angeles ha rilasciato dichiarazioni su varie location per il nuovo museo che dovrebbe accogliere la sua collezione privata di arte contemporanea ma fino ad ora non si è ben capito dove sorgerà l’edificio. Verso la metà dello scorso aprile sembrava ormai definitiva la sede di Beverly Hills ma circa due settimane fa il Los Angeles Times ha invertito la rotta, dichiarando che il museo sorgerà a Santa Monica, sulla Grand Avenue.

Ed ecco il colpo di scena, secondo alcune testate giornalistiche di Los Angeles, alcune persone direttamente coinvolte nel progetto (che hanno scelto di rimanere anonime per vari motivi) hanno dichiarato che il nuovo museo sorgerà proprio vicino alla Walt Disney Concert Hall. Inoltre, sempre secondo le voci di corridoio, Broad avrebbe indetto una sorta di gara privata e segreta per la creazione del progetto. Alla gara avrebbero partecipato celebri archistars del contemporaneo come Rem Koolhaas, Diller Scofidio & Renfro, Christian de Portzamparc, Sanaa, Foreign Office Architects e Herzog & de Meuron, i quali avrebbero presentato vari disegni al celebre collezionista. Alla fine sembrerebbe che i progetti validi siano quelli di Diller Scofido & Renfro e Rem Koolhaas che in questi ultimi tempi è molto gettonato per quanto riguarda l’architettura legata all’arte contemporanea. Comunque vada, il nuovo museo conterrà la collezione di Broad che, ricordiamo, possiede celebri opere di Jeff Koons, Cindy Sherman, Joseph Beuys e Andy Warhol, tanto per citare alcuni nomi.

Si parla di circa 3.000 metri quadrati di superficie espositiva ed almeno 4.000 metri quadrati di magazzino museale che conterrà opere le quali saranno prestate ai più grandi musei del mondo. Inoltre il museo di Broad avrà una lobby di 500 metri quadrati,un bookstore di 350 metri quadrati ed una conference room. Il tutto si estenderà su tre livelli. Insomma se alla fin fine le voci saranno confermate c’è da aspettarsi l’ennesimo grande polo dell’arte contemporanea.

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