La Fondazione Pastificio Cerere presenta la mostra personale di Pietro Ruffo, intitolata I sei traditori della libertà. L’esposizione porta a compimento lo studio che l’artista ha condotto negli ultimi anni sulla figura del filosofo Isaiah Berlin e sui due concetti di libertà positiva e negativa resi noti nel saggio Due concetti di libertà del 1958. Pietro Ruffo ripercorre la formulazione di questo assunto filosofico attraverso alcuni precisi riferimenti storici, dal Settecento fino ad oggi. Partendo dalle sei famose lezioni tenute da Berlin nel 1952, e trasmesse dalla BBC, in cui il filosofo russo traccia sei ritratti di filosofi del passato appartenenti al periodo della Rivoluzione francese, Ruffo giunge alla contemporaneità, offrendo una riflessione di sei luminari odierni che partendo dai concetto di libertà positiva e negativa, offrono una nuova idea di libertà per la società contemporanea (prof. Giacomo Marramao, prof. Sebastiano Maffettone, prof. Giovanni Aldobrandini, prof. Eugenio Lecaldano, prof. Ian Carter, prof. Marco Santambrogio).
La mostra e’ pensata dall’artista come una galleria di sei grandi ritratti dei vecchi nemici della libertà, realizzati con matita e intaglio su carta, riproducendo una distesa di libellule che invade il volto di ognuno. Il volo orizzontale della libellula e la caducità della sua esistenza, sono in natura l’espressione piu’ vicina all’idea di libertà filosofica, politica, sociale. Le sei interviste condotte da Pietro Ruffo a sei teorici e filosofi contemporanei sono parte integrante del progetto perche’ mostrate in forma di ritratto video. Attraverso una riflessione di base creativa, l’artista giunge a una piu’ impegnata riflessione sociale e politica, indagando le ragioni del fallimento dei modelli liberali del passato e postulando alternative plausibili per il futuro.
La Fondazione Pastificio Cerere presenta inoltre l’istallazione site specific di Riccardo Previdi, intitolata Black Hole Sun, che occuperà i tre ballatoi paralleli nel cortile dell’ex fabbrica di San Lorenzo. Il progetto dell’artista coinvolge la natura principalmente industriale del luogo in un intervento pensato in loco. L’istallazione affronta il rapporto tra arte e architettura mediante una luminosa scritta al neon che articola le parole Black Hole Sun, titolo dello storico brano del gruppo americano Soundgarden. L’opera e’ collocata sui ballatoi che attraversano lo spazio interno del cortile nell’ex-Pastificio, art work di luce che crea un suggestivo revival pop. Riccardo Previdi, che vive e lavora a Berlino, nel mese di maggio svolgerà una residenza presso la Fondazione Pastificio Cerere, seguendo sul posto la progettazione, la produzione e il montaggio dell’istallazione.
A cura di Laura Barreca
Inaugurazione 4 giugno 2010 ore 18.30