Il mercato dell’arte sembra essere in piena salute, questo è quanto emerge dalle prime giornate di Art Basel, la fiera d’arte contemporanea più celebre del mondo che ogni anno si tiene a Basilea in Svizzera. Già dalle prime battute della kermesse, molte gallerie hanno totalizzato alcune vendite interessanti, confermando il momento positivo dell’art economy. La galleria di Los Angeles Blum & Poe ha dichiarato di aver venduto tutto lo stand. Tra i pezzi venduti figura l’opera Korin Dokuro di Takashi Murakami, ceduta per 550.000 dollari assieme ad un dittico pittorico dal titolo My Lonesome Cowboy e Hiropon.
Blum & Poe ha inoltre venduto due dipinti di Carroll Dunham per 150.000 dollari al pezzo come anche alcuni dipinti di Mark Grotjahn ceduti per 90.000 dollari l’uno. Anche la galleria Emmanuel Perrotin ha venduto un’opera di Murakami, si tratta di una scultura dal titolo Yume Lion, ceduta ad un collezionista europeo per 1.3 milioni di dollari. Perrotin ha ceduto anche l’opera Rocks di Tatiana Trouve per 90.000 euro. La Zeno X Gallery di Antwerp è invece riuscita a vendere numerose opere per un totale di quasi 500.000 euro, tra le vendite anche una scultura della nuova superstar Mark Manders dal titolo Unfired Clay Head, ceduta per 50.000 euro. La prestigiosa Lisson Gallery di Londra ha invece piazzato due sculture del duo portoricano Allora & Calzadilla per 55.000 dollari l’una, oltre a due opere di Anish Kapoor per un totale di 742.000 dollari. Lo stand della galleria di Berlino Neugerriemschneider si è invece presentato con una miriade di puntini rossi, il dealer ha infatti venduto quasi tutto partendo da dipinti e stampe di Billy Childish presentati all’abbordabile cifra di 20.000 euro l’uno.
La White Cube di Londra ha invece venduto l’opera Memories of Love di Damien Hirst per 3.50 milioni di dollari, un’opera di Luc Tuymans intitolata Rumour per 750.000 dollari. una di Gary Hume intitolata View From a Balcony per 185.000 dollari ed una di Jeff Wall intitolata Ossuary Headstone per 350.000 dollari. Insomma se queste vi sembrano cifre da crisi economica…