Alzi la mano chi di voi, guardando un’opera d’arte contemporanea esposta in qualsivoglia museo o galleria, non ha mai pronunciato la fatidica frase: “Certo, quest’opera potevo farla anche io“. Ovviamente dopo Marcel Duchamp e dopo l’invasione di Minimalismo ed Arte Concettuale, il divario tra oggetto d’arte ed oggetto comune si è notevolmente assottigliato. In più va detto che molte opere d’arte contemporanea vengono create utilizzando materiali facilmente reperibili e nella maggior parte dei casi non serve nemmeno una determinata abilità o tecnica.
Ebbene, forte di ciò il fantasioso progetto iArtist London, ha deciso di abbattere in maniera definitiva il divario tra arte e pubblico, concedendo a tutti la possibilità di creare un oggetto d’arte. A dirla tutto non si tratta di creare un’opera dal nulla ma di riprodurre alcune fra le più celebri opere della scena del contemporaneo. In pratica il cliente sceglie quale opera riprodurre e compra un vero e proprio kit di montaggio con spiegazioni incluse, il tutto per poche sterline. Con un teschio di plastica, alcuni brillantini ed un poco di colla è possibile mettersi in casa Love of God, il celebre teschio diamantato di Damien Hirst.
Una borsa dell’acqua calda e dell’alginato (di quello che usano i dentisti) bastano per farsi una copia di Untitled (Pink Torso), celebre scultura creata nel 1991 da Rachel Whiteread ed il costo irrisorio ammonta a 5 sterline. Con soli 16 sterline invece, è possibile mettere le mani su Everyone I Have Slept With 1963-1995, celebre opera di Tracey Emin, a casa vi arriverà una tenda (ovviamente) alcuni pezzi di stoffa e dei fili colorati.
Se invece vi piace la street art ecco degli stencil di Banksy con bomboletta di colore inclusa per 10 sterline e potrete ricoprire i muri della vostra città con le copie delle più famose opere del vostro beniamino. iArtist London non è una vera e propria azienda ma una sorta di operazione di Naroa Lizar, artista recentemente laureatosi alla University for the Creative Arts nel Kent. Lizar ha presentato il progetto alla tesi di laurea, riscuotendo un enorme successo ed ha quindi deciso di vendere le sue idee. A noi la cosa piace, anzi forse molto presto la redazione di Globartmag potrebbe fregiarsi di una bella Pink Torso di Rachel Whiteread, tanto la borsa dell’acqua calda non dobbiamo certo farcela spedire dall’Inghilterra.