Lo scorso 22 giugno si è consumata un’incredibile performance dal Titolo Money To Burn (soldi da bruciare), creazione dell’agguerrito artista americano Dread Scott. Teatro della scena il piazzale antistante Wall Street, storica e celebre sede della borsa newyorchese. Scott ha preparato la sua azione con debita cura attaccando sopra le sue vesti alcuni biglietti da uno,cinque, dieci e venti dollari. Giunto davanti alla borsa l’artista ha cominciato a staccare le banconote, bruciandole una ad una. Durante il provocatorio atto, Scott ha invitato i passanti e gli impiegati di Wall Street ad unirsi a lui, bruciando i contanti in loro possesso.
L’intento dell’artista è stato quello di sfatare un taboo, oggettivandolo in maniera fisica, secondo Scott infatti Wall Street brucia miliardi di dollari al giorno in un’attività che rimane del tutto astratta. L’assurdità di un sistema basato sul profitto e la persistenza del fattore economico all’interno della nostra vita quotidiana sono stati i motivi scatenanti di questa insolita performance.
Money to Burn from Dread Scott on Vimeo.
“Tutti parlano dei soldi, dalle notizie sulle prime pagine dei giornali alle chiacchiere dal barbiere fino a giungere ai video musicali ed alle camere da letto. E’ divenuta una vera e propria ossessione. I traders di Wall Street hanno stipendi vertiginosi mentre il resto del pianeta combatte per sopravvivere con uno stipendio di circa 2 dollari al giorno” ha dichiarato con rabbia Scott.
L’azione surreale dell’artista ha visibilmente scosso il pubblico e nel pieno della performance è arrivata la polizia. Gli agenti ovviamente hanno controllato i documenti di Scott ma non hanno potuto far nulla per interrompere l’opera visto che bruciare soldi non è un’attività illecita. Nel corso della performance un paio di impiegati di Wall Street si sono avvicinati all’artista, incuriositi e divertiti. I due hanno scherzato lungamente con Scott sentendosi a casa visto che nel pomeriggio la borsa ha chiuso in ribasso di 148 punti, bruciando così milioni di dollari.