Inaugura il 3 Luglio 2010, presso Palazzo Pardi di Colonnella, la mostra fotografica di Sebastião Salgado La mano dell’uomo.La mostra rappresenta un omaggio del grande fotografo al lavoro manuale, in un’epoca in cui l’invasione tecnologica e la rivoluzione informatica hanno preso gradualmente il posto che per secoli è stato della manualità. Oltre sessanta fotografie in bianco e nero, tratte da trenta reportages che raccontano storie di uomini, donne, bambini attraverso gesti quotidiani che diventano episodi di un’epica silenziosa e sofferta.
La mano dell’uomo è il frutto di un lavoro durato oltre 6 anni: un’appassionata ed attenta ricognizione visiva, antropologica ed economica insieme. Tra i reportage esposti in questa mostra ci saranno immagini della raccolta della canna da zucchero a Cuba e in Brasile, della raccolta del tè in Ruanda, le ormai famosissime fotografie della miniera d’oro di Serra Pelada in Brasile, della miniera di zolfo in Indonesia, le immagini straordinaire della tonnara in Sicilia. Inoltre, le industrie automobilistiche in India, le acciaierie in Kazakhstan, la costruzione del canale di irrigazione del Rajasthan e le immagini della costruzione dell’Eurotunnel.La mano dell’uomo compone un’elegia sui metodi tradizionali di lavoro e di produzione. Un’elegia dedicata alla fine di un’epoca che costringe ad una riflessione su quali siano i concetti di produttività, efficienza e lavoro in un’epoca in cui la sostenibilità è diventata un concetto centrale per la sopravvivenza umana sul nostro pianeta. Un lavoro quello di Salgado, prodotto alla fine degli anni ottanta, ma che oggi è più attuale che mai. La mostra è stata presentata nel corso degli anni, con molto successo nelle principali capitali e città del mondo intero – da Parigi a New York, a Londra, a Madrid a Tokyo, a Roma e a Milano. E’ curata da Amazonas e organizzata dal Comune di Colonnella in collaborazione con Contrasto. Rimarrà aperta fino al 31 Agosto 2010. Il libro La mano dell’uomo è pubblicato da Contrasto.
Sebastião Salgado, nato in Brasile nel 1944, comincia la sua carriera da economista prima di dedicarsi, nel 1973, alla fotografia. Da fotogiornalista, Salgado segue i più importanti avvenimenti giornalistici del mondo – l’attentato dal presidente Reagan, la guerra in Angola e nel Sahara Spagnolo, la presa degli ostaggi israeliani aad Entebbe – portando avanti, contemporaneamente, un lavoro più personaledi documentazione fotografica. Nascono così i volumi Autres Amériques (1984) e Sahel: L’homme en déstresse (1986). Nel 1975 entra a far parte dell’agenzia Gamma e nel 1979 diventa membro di Magnum Photos, che lascia dopo qualche anno per dare vita, insieme alla moglie Lélia Wanick Salgado, ad una struttura autonoma, Amazonas Images.La sua consacrazione internazionale avviene nel 1993, con la mostra ed il libro (edito in Italia da Contrasto) La mano dell’uomo: una ricognizione puntuale che indaga e celebra il lavoro manuale ancora esistente alla fine del secondo millennio. Nel 2000, dopo sette anni di reportage in tutto il mondo, nasce una nuova mostra e un nuovo libro (edito anche questo da Contrasto): In Cammino, dedicato ai movimenti migratori nel mondo. Attualmente Salgado sta lavorando su un’altro progetto a lungo termine: Genesi. Salgado privilegia i temi sociali, documentati con un bianco e nero possente, ed ha saputo reinventare il lavoro del fotoreporter, portandolo a un livello di impegno etico ed estetico straordinario. È considerato uno dei più grandi fotografi dei nostri tempi.E’ rappresentato in Italia da Contrasto.